VENERDì, 22 NOVEMBRE 2024
77,420 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,420 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Coronavirus, nei call center di Bari e provincia proseguono attività “non necessarie”

Pubblicato da: redazione | Sab, 14 Marzo 2020 - 10:30

“Non si comprende la ragione per cui, secondo i recentissimi decreti è vietato ogni tipo di assembramento e poi si tollerano determinate situazioni quali luoghi di lavoro dove in un unico spazio si concentrano, contemporaneamente, centinaia di lavoratori”. La denuncia è di Sabino de Razza, coordinatore provinciale dell’USB – Unione Sindacale di Base, che all’indomani del decreto governativo che chiude tutta l’Italia produttiva nella cosiddetta zona protetta e della dichiarazione dello stato di pandemia da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, accende i riflettori sulle condizioni dei lavoratori all’interno dei numerosi call center della provincia di Bari.

In particolare, il riferimento è al gruppo Network Contacts, con sede a Molfetta, dove, secondo la testimonianza dell’USB, operano circa 3000 lavoratori per attività che non sono considerate “necessarie” dal decreto, tra cui la vendita outbound. “Sono del tutto fuori luogo le dichiarazioni improntate all’ottimismo di quei dirigenti aziendali che pensano che semplicemente adempiendo agli obblighi previsti dai decreti si stia prevenendo il contagio” – ammonisce Sabino de Razza – “come se il virus attenda i tempi della decretazione legislativa per cui passando, dalla sera alla mattina, da postazioni ravvicinate a postazioni disposte a scacchiera gli si sia vietato di propagarsi”. Attività che, secondo il sindacato, dovrebbero essere sospese e per le quali le aziende dovrebbero garantire, al contempo, il reddito dei lavoratori. Da qui la denuncia anche nei confronti dei grandi committenti, pubblici e privati, come Inps, Eni, Enel, Tim, Vodafone e Sky che, ad oggi, non avendo rivisto i livelli di servizio previsti negli appalti, non hanno, di fatto, consentito a loro volta un facile passaggio allo smart working. Il sindacato ha proclamato, dunque, lo sciopero dei lavoratori dei call center della provincia di Bari.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Lascito testamentario: 5 pillole per comprendere...

Tra le varie forme di donazione in favore di Associazioni no...
- 22 Novembre 2024

I lavoratori pubblici incrociano le braccia...

"Non possiamo essere complici dello smantellamento che questo governo sta attuando...
- 22 Novembre 2024

Vieste, scoperta la centrale della droga:...

Sette persone sono arrestate in flagranza, e un'altra è stata denunciata,...
- 22 Novembre 2024

Bari, neonata morì per un’infezione: condannata...

Il giudice monocratico civile del Tribunale di Bari, Gianluca Tarantino, ha...
- 22 Novembre 2024