Il 20enne barese Ivan Caldarola, figlio del boss del clan Strisciuglio Lorenzo Caldarola, tra gli evasi dal carcere di Foggia nella rivolta di lunedì, si è consegnato questa mattina negli uffici della Questura di Bari.
Il giovane detenuto è stato accompagnato a costituirsi dalla madre, la pregiudicata Monica Laera, e dal suo avvocato, Attilio Triggiani. Era in carcere per tentata estorsione e danneggiamento commessi a Bari tra novembre e dicembre 2018. Lui e altri sei coetanei, tutti poi sottoposti a fermo il 19 dicembre, avrebbero tentato una estorsione ad una ditta di onoranze funebri nel quartiere Libertà e, al rifiuto del titolare, avrebbero incendiato il locale. Qualche settimana dopo, poi, avrebbero esploso colpi di arma da fuoco contro un circolo ricreativo dello stesso rione. Il processo con rito abbreviato su questi fatti si sarebbe dovuto celebrare il prossimo 17 marzo, ma l’udienza sarà rinviata d’ufficio per la sospensione dovuta all’emergenza coronavirus. (Ansa)