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Coronavirus, l’allarme dei medici di Bari: “È come combattere disarmati”

Pubblicato da: redazione | Mer, 11 Marzo 2020 - 13:00
“Ci troviamo in una situazione drammatica. Ogni giorno dobbiamo fare la conta dei colleghi contagiati e, nel migliore dei casi, costretti alla quarantena. Praticamente è come combattere in prima linea disarmati”. Esprime così la propria preoccupazione il Presidente dell’Ordine dei medici di Bari e Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, di fronte ai numerosi casi di contagio di medici, che continuano ad operare sprovvisti dei dispositivi di protezione (mascherine, camici e occhiali).
Già il 24 febbraio scorso, l’Ordine aveva inviato una nota ai Direttori Generali e ai Direttori Sanitari di tutte le strutture della Provincia di Bari, chiedendo che fossero  distribuiti i DPI, per consentire a tutti gli operatori sanitari di lavorare in sicurezza ed evitare la conseguente interruzione del servizio. Ieri l’Ordine ha rinnovato la richiesta in una situazione ormai diventata difficile. Infatti, continuano a giungere all’Omceo segnalazioni sulla mancanza dei presidi in tutti i settori di assistenza, con personale già in quarantena per l’esposizione non protetta.
La protezione del personale sanitario, oltre che un obbligo di legge è una priorità assoluta poiché il SSN è chiamato ad una prova difficilissima dall’emergenza Covid-19. Non assicurare la sicurezza del personale rischia di vanificare tutti gli sforzi che si stanno attuando in queste ore. Il Decreto Legge n. 14/2020 infatti ha previsto misure straordinarie di reclutamento del personale sanitario per rafforzare il SSN che perderebbero di efficacia in tal senso se invece dovessero servire per sostituire – e non per aumentare – il personale attualmente impegnato ed esposto al contagio per mancanza dei dispositivi.

Anche l’implementazione delle nuove misure organizzative sul territorio (Unità speciali di continuità assistenziale), pensate per gestire in maniera appropriata la domiciliarità in questa fase di emergenza, non può essere pregiudicata da un insufficiente equipaggiamento. Inoltre, si rischierebbe di vanificare il reclutamento straordinario di personale per le strutture ospedaliere e le misure di approvvigionamento di materiali adottate dal governo per tutelare sia i medici ospedalieri che convenzionati. “Se il numero dei medici contagiati dovesse continuare a questi ritmi, i cittadini dovranno affrontare l’emergenza da COVID-19 senza l’assistenza sanitaria.” – aggiunge Anelli.

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Mentre scriviamo questa nota giunge la terribile notizia della morte in ospedale di Roberto Stella, Presidente dell’Ordine dei medici di Varese e membro del Comitato Centrale della Federazione nazionale degli Ordini, che aveva contratto il Coronavirus. Alla sua famiglia e a tutti i suoi colleghi va il profondo cordoglio dell’Ordine dei medici di Bari e della Fnomceo. “In questo momento così difficile, rinnoviamo l’appello alla popolazione a rimanere a casa e ad evitare qualunque spostamento se non strettamente necessario” – conclude Anelli.
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