In questi giorni 146 azionisti della Banca Popolare di Bari hanno materialmente incassato le somme derivanti da altrettante transazioni concluse con la banca, 87 dei quali sono stati assistiti dagli avvocati Antonio Pinto e Antonio Amendola di Confconsumatori.
La stragrande maggioranza di coloro che hanno transatto aveva ottenuto decisioni vittoriose dinanzi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie in Consob, prima del 13.12.19, data in cui la banca è stata posta in Amministrazione straordinaria.
Oltre alle somme ottenute a titolo di indennizzo, gli azionisti hanno anche conservato le azioni e tutti i relativi diritti patrimoniali che ne deriveranno, laddove si proceda alla trasformazione in S.p.A. Le percentuali ottenute sono diverse per ciascuno, sia a causa della minore o maggiore gravità delle violazioni subite, nonchè a seconda dei dividendi già percepiti che sono stati detratti, o di prescrizioni parziali per taluni titoli acquistati in anni remoti.
Per il futuro occorrerà guardare anche agli esiti della verifica della effettiva situazione patrimoniale della banca, che i Commissari stanno opportunamente ricostruendo, anche con l’ausilio della BDO Italia, società di revisione da loro nominata. Solo dopo sarà possibile individuare un percorso serio, con numeri e percentuali effettive di ristoro, per quegli azionisti che hanno subito un collocamento illegittimo.
Le transazioni sono state autorizzate dai Commissari, in esecuzione di conciliazioni concordate prima del 30.12.2019, e sono un primo gesto concreto dell’inversione di tendenza e della maggiore attenzione posta dalla nuova governance verso gli azionisti vittime di un collocamento illegittimo, i quali per la prima volta ricevono soldi dalla banca. Tali accordi derivano dal Protocollo di conciliazione che le principali Associazioni di consumatori riconosciute avevano ottenuto a giugno 2019, sull’onda delle vittorie già all’epoca ottenute in ACF.