Dal 2015 al 2018 la crescita dei turisti esteri in Puglia è stata «straordinaria» con il +43% di arrivi e +33% di presenze. Il tasso di internazionalizzazione è cresciuto di sette punti percentuali, passando dal 21% del 2015 al 28%, e nel 2019 l’incoming dall’estero in Puglia ha segnato +12% e ha riguardato soprattutto le stagioni autunnali e primaverili. Secondo i dati Istat, nella primavera del 2019 per crescita la Puglia è seconda in Italia solo alla Toscana per arrivo di turisti durante tutto l’anno.
Sono i dati forniti a margine dell’inaugurazione, a Lecce, della sesta edizione di BTM, 2020 Business Tourism Management, organizzata dall’agenzia 365 giorni in Puglia alla presenza anche dell’assessore pugliese all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone, di Giorgio Palmucci, presidente Enit, e di Nancy Dell’Olio, ambasciatrice della Puglia e dei pugliesi nel mondo. «Sono stati cinque anni di crescita costante del turismo in Puglia – ha rilevato Capone – con risultati che hanno anticipato le stesse previsioni del Piano Strategico. Infatti è cresciuto in particolare il tasso di internazionalizzazione di ben sette punti percentuali, passando dal 21% del 2015 al 28% e nel 2019 l’incoming dall’estero in Puglia ha segnato +12% e ha riguardato soprattutto le stagioni autunnali e primaverili». «Ci eravamo dati due obiettivi tra loro collegati – ha spiegato -: fare venire i turisti tutto l’anno, non solo in estate, e l’Istat dice che nella primavera del 2019 per crescita siamo secondi in Italia solo alla Toscana, e fare venire in Puglia più turisti stranieri; e anche questo obiettivo lo abbiamo raggiunto prima del tempo previsto». «Un grande motore dello sviluppo del turismo – ha concluso – sono stati anche gli investimenti a sostegno dello sviluppo dei collegamenti aerei diretti che hanno reso più facile raggiungere la Puglia e che hanno portato con due anni di anticipo sulle previsioni i passeggeri a otto milioni».