In corso nel tribunale di via Dioguardi a Poggiofranco l’udienza sui ricorsi presentati dai legali di Marco e Giancluca Jacobini, ai domiciliari dal 31 gennaio. In attesa dell’esito che potrebbe riportare in libertà i due ex dirigenti della Popolare di Bari, fuori ci sono decine di persone, riunite nel Comitato indipendente azionisti della Banca popolare di Bari, che stanno protestando, con striscioni e slogan.
Secondo la Procura, “Il doloso progetto degli indagati è stato quello di salvare l’immenso potere di gestione del più grande istituto bancario meridionale, oltre che per arricchimento personale, a spese di 70.000 azionisti, la maggior parte costituita da pensionati, dipendenti, piccoli risparmiatori, che hanno sostanzialmente perso (attesa l’illiquidità) la incredibile somma di 800 milioni di euro raccolti. La sottrazione di questa enorme somma all’economia locale per finanziare imprenditori legati agli Jacobini in imprese fallimentari costituisce un devastante danno per l’economia meridionale”. Lo si legge nel provvedimento con cui, nel luglio 2019, la Procura chiedeva l’arresto degli ex amministratori della Banca Popolare di Bari.