Prende il via il primo ciclo di seminari penitenziari, destinati agli studenti del Dipartimento For.Psi.Com e ai detenuti. Una sperimentazione che vede studenti e detenuti insieme, per confrontarsi, discutere, studiare e consultare testi.
L’iniziativa, che si inquadra in un programma di ampia collaborazione tra Università di Bari e Istituzioni Penitenziarie, ed a cui sono sollecitati a partecipare anche altri docenti ed altre strutture penitenziarie oltre quella della città di Bari, vede inizialmente la partecipazione di circa 70 studenti, che avranno la possibilità di conoscere da dentro una realtà complessa come quella di un istituto penitenziario. Un modo per liberare le proprie idee da pregiudizi e luoghi comuni, lavorando insieme a persone che hanno avuto un’esperienza di vita completamente diversa.
Lo studio, la cultura, la ricerca possono dare un senso alla pena? Lo studio in carcere deve essere uno spazio, per quanto limitato, di libertà e offrire strumenti che cambino la percezione che la persona ha di sé e del mondo. Un progetto per educare alla legalità, alla cittadinanza, alla responsabilità, alla tolleranza. La speranza è che così si riesca a raccontare e ascoltare con mitezza, anche per dire “il mai detto” e ascoltare “il mai sentito”.
Il primo ciclo di seminari è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra la Direzione del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Prof. Giuseppe Elia, il Provveditorato della Amministrazione Penitenziaria Regioni Puglia e Basilicata, dott. Giuseppe Martone e la Direzione della Casa Circondariale di Bari, dott.ssa Valeria Pirè.
Il programma è così articolato:
20 Gennaio 2020. Prof. Luigi Cazzato, dott.ssa Marilù Mastrogiovanni “Cultura, giornalismo e discriminazione: noi e gli altri”.
21 Gennaio 2020. Prof.ssa Rosita Maglie “Letture, visioni e testimonianze dentro e fuori il Carcere”
27 Gennaio 2020. Prof. Armando Saponaro. “ Elementi di Vittimologia e Giustizia Riparativa”
4 Febbraio 2020 Prof. Ignazio Grattagliano “ La Vendetta, aspetti criminologici e psicologici-psichiatrico forensi”.