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Cancro al colon, scoperte cellule dormienti ultraresistenti alle terapie

Pubblicato da: redazione | Mar, 14 Gennaio 2020 - 11:45
ricerca

Un contributo fondamentale per comprendere i meccanismi di resistenza alle terapie antitumorali è stato fornito da un team di ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità coordinato dalla dottoressa Ann Zeuner del Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare.

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Lo studio, reso possibile grazie al sostegno di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, descrive la scoperta nei tumori del colon di una piccola popolazione di cellule in stato di “dormienza” o “quiescenza”. Diversamente dalla maggioranza delle cellule tumorali, le cellule quiescenti non si moltiplicano attivamente ma sono caratterizzate da un maggiore potenziale cancerogeno (o staminalità tumorale) e di un’aumentata resistenza alle terapie. Questa scoperta aggiunge un importante tassello alle conoscenze sulla chemioresistenza e sulle cellule staminali tumorali, che rappresentano un bersaglio cruciale nella lotta ai tumori.

“Questo studio – sottolinea il presidente dell’ISS Silvio Brusaferro – mostra come la tutela e la promozione della salute per un Istituto come il nostro debba necessariamente passare anche attraverso l’inscindibile legame tra la ricerca e i programmi di sanità pubblica”

“Le cellule tumorali quiescenti si possono paragonare ai semi delle piante, in quanto possono rimanere inattive a lungo e resistere a condizioni ambientali avverse per poi risvegliarsi e rigenerare un tumore a distanza di molti anni – dice Ann Zeuner, coordinatrice dello studio – Per questo è molto importante studiarle e capire i loro punti deboli, in modo da eliminarle mentre si trovano nello stato dormiente o almeno impedire loro di risvegliarsi.”

Identificare le cellule dormienti e i loro meccanismi di sopravvivenza è un passo importante per sviluppare terapie più efficaci per il tumore del colon-retto, che colpisce circa cinquantamila italiani ogni anno (un uomo su 13 e una donna su 21, dati AIRTUM) e rappresenta uno dei big killer insieme ai tumori del polmone e della mammella.

L’Istituto Superiore di Sanità lavora da oltre dieci anni sulle cellule staminali tumorali. Allo studio della dott.ssa Zeuner hanno contribuito le ricercatrici Federica Francescangeli, Maria Laura De Angelis e Marta Baiocchi e i collaboratori Prof. Vito D’Andrea e Filippo La Torre (Università La Sapienza) e Ruggero De Maria (Università Cattolica del Sacro Cuore).

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