Un drastico piano di derisking che prevede la cessione di 2 miliardi di crediti deteriorati e una netta riduzione dell’attivo e del passivo della banca e allo stesso tempo una cura dimagrante della rete di sportelli con la conseguente uscita di circa 900 addetti.
Queste, secondo quanto riporta Radiocor, le linee guida del piano industriale 2020-2024 della Popolare di Bari presentate al Fondo interbancario di tutela dei depositi dai commissari straordinari dell’istituto, Blandini e Ajello. Questi ultimi puntano a riportare in equilibrio la più grande popolare del Sud spingendo sulla crescita delle commissioni anche grazie al nuovo modello di business di banca per gli investimenti nel Mezzogiorno. Il piano industriale passa attraverso la ricapitalizzazione da 1,4 miliardi che dovrà essere sostenuta dal Fitd e dal socio industriale MediocreditoCentrale. Il nodo sarà l’assemblea della Popolare che dovrà approvare la ricapitalizzazione. In caso di mancata approvazione da parte dei soci l’unico dato certo è che il Fondo perderà i 310 milioni che ha versato oggi e che sono indispensabili a riportare i ratio patrimoniali sui minimi regolamentari (i commissari avevano chiesto una cifra leggermente più alta, circa 340 milioni) ma la delibera del Fondo ha stabilito di concedere la cifra minima indispensabile per rispettare i ratio.