«Michele Emiliano non può pensare di entrare in campagna elettorale continuando ad insultare. I dubbi sulle primarie, più che miei personali, sono di un pezzo importante della società civile del centrosinistra, che non si sente rappresentata dalle consultazioni». Così il senatore Pd Dario Stefano,replica al governatore della Puglia Michele Emiliano che oggi lo ha chiamato in causa in una conferenza stampa a Bari. «La comunità democratica, di cui Emiliano straparla – sottolinea il parlamentare – si è sentita spesso insultata quando ha visto il sostegno del proprio presidente di regione rivolto agli esponenti di spicco di Casa Pound o della destra e mai ai candidati Pd. O quando hanno dovuto ascoltare i tanti comizi elettorali tutti contro il Pd ed i suoi rappresentanti del momento», conclude Stefano.
«Com’è nel suo stile – prosegue – Michele Emiliano interpreta ciò che legge a sua convenienza, oppure fa finta di non capire. Non ho parlato di minacce, non è nel mio stile, basta leggere l’intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia. Lui, invece, lo afferma freudianamente, forse temendo che qualcuno possa pensarlo. Colpisce però come Emiliano, ancora una volta, insista quasi con l’invitarmi ad andare via dal Pd, solo perché non condivido la sua modalità di impegno – spiega – un partito al quale non mi pare lui sia più iscritto, a meno che anche questa non sia solo una finzione, e che però pretende di utilizzare a suo uso e consumo, anche immaginando di esserne l’unico candidato. Un consiglio: tolga il cappello dai sindaci eletti nonostante il suo prolungato ostracismo alla loro candidatura e lasci in pace la pagina di governo Vendola nella quale lui non ha mai contribuito e, anzi, spesso ne ha preso le distanze».
«La nostra comunità – aggiunge – non è mai stata insultata dal sottoscritto ma, al contrario, si è sentita spesso beffeggiata quando ha visto il sostegno del proprio presidente di Regione rivolto agli esponenti di spicco di Casa Pound o della destra e non ai candidati Pd. O quando hanno dovuto ascoltare comizi elettorali contro il Pd ed i suoi rappresentanti del momento. Mi fermo qui, non ho nessuna intenzione di proseguire questa polemica attivata da Emiliano due giorni fa, forse al solo scopo di dare evidenza ad un appuntamento sin qui sottotono. Ho risposto ieri ad alcune insensatezze, così come faccio oggi, ma poi basta, non mi presto ad essere cassa di risonanza. Emiliano, invece, si concentri a governare la Puglia e parli delle sue primarie, non di me. Se proprio vuole chiamarmi in causa, mi ripeto, mostri al sottoscritto e alla Puglia la rendicontazione degli esiti delle primarie 2014. Lui allora era il segretario regionale del Pd».