«Abbiamo dato la massima assicurazione sulla piena continuità dell’azienda e c’è un clima sereno e collaborativo da parte di tutti». Sono le parole di Gianvito Giannelli, fino a ieri presidente della Popolare di Bari, prima del commissariamento da parte di Banca d’Italia. Presente all’avvicendamento con i commissari avvenuto ieri, oggi Giannelli non ha preso parte all’incontro con i commissari.
Ma sottolinea all’Adnkronos: «Hanno avuto il mandato di continuare nella messa in sicurezza della banca e delle sue attività». Alla domanda se provasse rammarico per la scelta dell’autorità, «non faccio considerazioni di questo tipo», risponde, ribadendo che cda, dirigenti e collegio sindacale hanno dato la «massima disponibilità» a lavorare per il bene della banca. È possibile che il piano industriale a cui stavano lavorando sarà utilizzato dai commissari per il rilancio: «Saranno – precisa – scelte dei commissari», mentre per quanto riguarda invece la ricapitalizzazione dell’istituto si tratterà di «scelte politiche». Dovrebbe essere convocato per domani un consiglio dei ministri per varare un decreto ad hoc per la Popolare di Bari che consenta la ricapitalizzazione di Mediocredito Centrale. L’istituto controllato da Invitalia interverrebbe su Banca Popolare di Bari insieme al Fondo interbancario di tutela dei Depositi, già protagonista del risanamento di Banca Carige. Secondo indiscrezioni, l’intervento necessario alla messa in sicurezza del patrimonio della banca è pari a 1 miliardo di euro.