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Altamura, sigilli alla discarica chiusa dal 2007: “Manca la messa in sicurezza”

Pubblicato da: redazione | Ven, 29 Novembre 2019 - 14:00
Discarica

Nella mattinata di oggi militari del Nucleo Operativo Ecologico di Bari – Carabinieri hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo dell’impianto di discarica ubicato in Altamura, contrada Le Lamie, già gestito da TRA.DE.CO. s.r.l., società dichiarata fallita dal Tribunale di Bari con sentenza 8 ottobre 2018. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della  Procura di Bari ed in seguito ad attività di indagine delegata all’ indicato Nucleo e a funzionari di ARPA Puglia.

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La discarica ha raccolto per vent’anni i rifiuti solidi urbani di molti comuni – Altamura, Gravina di Puglia, Sant’Eramo in Colle, Cassano delle Murge, Grumo Appula, Toritto, Poggiorsini – appartenenti al “Bacino BA/4”. L’impianto  ha raccolto rifiuti provenienti anche da altri comuni, dal 1999 in avanti, in connessione con situazioni di emergenza ambientale.

Nel 2007 la Provincia di Bari aveva ordinato la cessazione dei conferimenti di rifiuti in discarica e, da quel momento, era stato dato avvio alla procedura di chiusura che prevedeva una serie di adempimenti di messa in sicurezza e gestione del sito (capping,  gestione del percolato, et.) per evitare conseguenze in danno dell’ambiente e della salute pubblica. Tali procedure  non sono state adempiute nei tempi e nei modi previsti, a partire dalla incompleta copertura superficiale della discarica, passando per l’assenza del sistema di raccolta, convogliamento e combustione del cd. biogas (prodotto fisiologicamente dal corpo dei rifiuti) fino all’ omessa predisposizione (nonostante le reiterate diffide ad adempiere effettuate nel tempo dalla Provincia) di un piano finanziario della gestione postuma del sito.

Tale situazione, certamente aggravata dal fallimento della società dichiarato poco dopo la chiusura della discarica, aveva determinato l’esecuzione da parte della curatela fallimentare di accertamenti per la verifica della situazione ambientale – anche con conferimento di incarico di perizia – e la conseguente restituzione dell’ impianto a TRA.DE.CO. s.r.l.

Già a partire dall’analisi della non esaustiva documentazione relativa alla gestione TRA.DE.CO s.r.l. emergeva l’assenza del trattamento del percolato prodotto dal 2015 in avanti. Il sequestro del sito consentirà ulteriori analisi e verifiche.

Gli amministratori di TRA.DE.CO s.r.l. succedutisi nel tempo sono stati denunciati dai Carabinieri del NOE di Bari poiché ritenuti responsabili, in concorso,  dei reati di:

– art. 452 bis c.p., Inquinamento ambientale

– art. 452 terdecies c.p., Omessa bonifica

– art. 256 commi 3 e 4 – Norme in materia ambientale, D. leg.vo 3 aprile 2006, n. 152, Attività di gestione di rifiuti non autorizzata

– art. 279 comma 1 – Norme in materia ambientale, D. leg.vo 3 aprile 2006, n. 152, Emissione in atmosfera di biogas proveniente dalla discarica

-art. 137 comma 11 – Norme in materia ambientale, D. leg.vo 3 aprile 2006, n. 152, Scarico sul suolo, senza autorizzazione, di acquee meteoriche, di dilavamento e prima pioggia rivenienti dalla discarica.

(FOTO GENERICA REPERTORIO)

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