Via libera del Consiglio dei ministri al nuovo contratto collettivo del personale del Servizio Sanitario Nazionale per il triennio 2016-2018. Il contratto prevede l’adeguamento dei rapporti lavorativi di circa 130mila tra medici, veterinari e dirigenti sanitari.
“Il contratto – si legge in una nota del Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio – riconosce incrementi retributivi a regime del 3,48%, corrispondenti ad un beneficio medio complessivo di circa 190 Euro/mese, che valorizza anche la quota di retribuzione erogata a livello locale per la remunerazione delle condizioni di lavoro, dei risultati raggiunti e degli incarichi dirigenziali. In tale ambito è stata operata una rivalutazione degli stipendi tabellari a regime di 125 Euro mese per tredici mensilità a cui si aggiungono gli ulteriori incrementi che hanno interessato la parte accessoria del salario, con una particolare attenzione agli istituti retributivi più direttamente correlati alla erogazione dei servizi (guardie mediche e retribuzione di risultato)”.