La Procura della Repubblica di Milano ha aperto un fascicolo esplorativo per verificare “l’eventuale sussistenza di ipotesi di reato” sul caso Arcelor Mittal-ex Ilva: lo ha reso noto in un comunicato il procuratore della Repubblica Francesco Greco.
“ArcelorMittal conferma che esaurito il percorso previsto dall’art.47 il 3 dicembre, dal giorno successivo, quindi il quattro del mese, non sarà lei a proseguire il piano di spegnimento e spetterà all’amministrazione straordinaria”, afferma il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli in una nota. “E’ chiaro che se per il 4 dicembre l’Ilva in amministrazione straordinaria non riassumerà celermente tutto il personale – dice – la situazione diventerà ancora più drammatica”.
I legali dei commissari dell’ex Ilva hanno depositato il ricorso cautelare e d’urgenza (ex articolo 700) contro la causa promossa da Arcelor Mittal per il recesso del contratto d’affitto dello stabilimento con base a Taranto. Il procedimento sarà trattato dal presidente della sezione A specializzata in materia di imprese, Claudio Marangoni.
La crisi dello stabilimento ex Ilva di Taranto oggi al centro di un incontro al Mise con sindacati ed azienda dopo che ArcelorMittal ha comunicato ai sindacati le date di spegnimento degli altiforni entro il 15 gennaio.
L’azienda è tecnicamente tenuta a partecipare all’incontro al Mise dove partecipano anche i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo; per ArcelorMittal dovrebbe esserci l’amministratrice delegata Lucia Morselli.
“Non permetteremo lo stop degli impianti”, ha detto il ministro Pd al Sud, Peppe Provenzano. “Lo Stato non permetterà che l’azienda fermi tutto col rischio di compromettere gli impianti. Mittal torni al tavolo, per salvare produzione, lavoro e ambiente”, ha affermato il ministro.