Su proposta del vicesindaco e assessore alla Toponomastica Eugenio Di Sciascio, la giunta comunale ha approvato l’intitolazione dell’area tra le due carreggiate di Corso Cavour, compresa tra via Matteo Imbriani e via Cardassi, a Nicola Saponaro, commediografo barese conosciuto e stimato quale illustre esponente della letteratura teatrale pugliese e italiana del secondo Novecento.
Il provvedimento accoglie la petizione firmata da numerosi cittadini baresi attivi nel mondo dell’arte, della cultura, della ricerca e dell’imprenditoria, accomunati dal desiderio di onorare il ricordo del commediografo barese attraverso la toponomastica, intesa nella sua funzione civile e di alta didattica, capace di stimolare il ricordo, la riflessione e la partecipazione alla costruzione di un’identità comune. La delibera di intitolazione sarà trasmessa in Prefettura per la autorizzazione in deroga alle norme vigenti in materia di toponomastica.
“Ci sono uomini che lasciano alla propria comunità un’eredità importante fatta di opere d’ingegno in cui un’intera città si riconosce – commenta il sindaco Antonio Decaro – e che per questo vengono amati e ricordati nel tempo: Nicola Saponaro è uno di questi. La sua passione per il teatro, per la scrittura, la sua cultura e il suo sguardo acuto lo hanno reso uno dei commediografi italiani più significativi del panorama meridionale, di cui è stato esponente originale e orgoglioso per quasi 50 anni”.
Nicola Saponaro
Nacque a Bari l’ 8 dicembre 1935, figlio di Gacomo Saponaro e Anna Fano, da una famiglia storicamente impegnata nel commercio di stoffe presso il magazzino allocato in via Melo.
Dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio nel 1959, dedicò la sua vita alla cultura ed al teatro, diventando drammaturgo, poeta e scrittore, nonché uno tra i maggiori commediografi italiani della seconda metà del Novecento.
Durante la sua lunga carriera, oltre ad essere stato autore di 33 spettacoli teatrali, rappresentati in Italia e all’estero, ha prodotto una grande mole di di scritti, tra cui lettere, articoli, poesie e aforismi.
È ricordato per aver partecipato alla fondazione del Cut Bari (di cui il Cutamc è erede ideale), dell’associazione “Attraverso lo spettacolo”, del Piccolo Teatro di Bari, del Consorzio del Teatro Pubblico Pugliese e del Comitato Bari Teatro di cui è stato anche presidente e per aver ottenuto prestigiosi riconoscimenti tra cui nel 1963 il premio Marzotto per I Girovaghi e nel 1965 il premio Ugo Betti e la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per La Traccia.
Attraverso la riflessione sulla realtà storica e sociologica del Meridione, della Puglia e di Bari, sempre presente all’interno delle sue opere, l’importanza storica e culturale di Nicola Saponaro consiste nell’aver introdotto all’interno dello scenario culturale dell’epoca la realtà e le problematiche del nostro Paese, mediante stralci biografici, satire, drammatiche riflessioni, scene e dialoghi di vita quotidiana.
Tra le sue e opere più legate alla nostra città si ricorda La Bottega dei Sogni, sulla storia del Petruzzelli e delle figure di don Onofrio e don Antonio Petruzzelli, commercianti di stoffe (come la famiglia Saponaro) e costruttori del Politeama. La commedia fu messa in scena per la prima volta nel 1995 al Kursaal Santalucia e poi riproposta nel 2014, in una versione musicale, proprio sul palco del Petruzzelli.
Nicola Saponaro si è spento nel 2015 all’età di settantanove anni.