Sarà un viaggio nel mondo della birra attraverso le storie dei birrifici pugliesi più significativi che, con fantasia e passione, stanno realizzando una piccola grande rivoluzione. In “Storie di mastri birrai”, evento curato dalla Condotta Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche, in programma l’8 novembre al convento dei Cappuccini di Grottaglie (Taranto), si parlerà, in particolare, di come il Beer Judge Certification Program (l’ente americano per la classificazione degli stili di birra) ha introdotto, per la prima volta, uno stile birrario tutto italiano denominato “Italian Grape Ale”, ovvero birre prodotte con il mosto d’uva, vino, uva o vinacce.
Saranno protagoniste, inoltre, le birre di alcuni birrifici sociali, prodotti grazie all’impegno e al coinvolgimento di ragazzi diversamente abili. «Un evento – dichiara Franco Peluso, fiduciario della Condotta Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche – che vede per la prima volta insieme quindici mastri birrai pugliesi provenienti dalle sei province. Racconteranno le loro esperienze e la loro volontà di voler creare un’identità tutta pugliese in un mercato dominato da grossi colossi internazionali. Abbiamo coinvolto quindici attori della scena brassicola pugliese che ci faranno scoprire una nuova visione della vera birra artigianale: Microbirrificio Aleph, Birranova, Birrificio Bari, Birrificio Caput Ursi, Birrificio Daniel’s, Birrificio Decimoprimo, Birrificio Eclipse, Birrificio Federico II, Birrificio I Peuceti, Birrificio Il Caduceo, Birrificio Malatesta, Birrificio Palmisano, Birrificio Rebeers, Birrificio Sbam e Birrificio Testecalde».
Si tratta di quindici realtà d’eccellenza per la produzione di birra artigianale, che la Condotta grottagliese ha voluto mettere insieme per dare un senso complessivo al settore che sta dando buoni risultati in Puglia. Non manca, intanto, il risvolto sociale, perché tra queste realtà, c’è anche chi, dice Peluso, «a nostro avviso, si distingue per ciò che sta determinando sul territorio».