Il progetto di restauro di piazza Umberto è a un punto fermo. Come annunciato dal sindaco Antonio Decaro, il giardino più antico di Bari (progettato già nel 1866) vede il terzo ricorso da parte di un professionista contro l’amministrazione comunale. “Fino a che punto il diritto di ‘uno’ deve tener sospeso il diritto di tutti i cittadini a vedere migliorato uno spazio pubblico?”, ha tuonato Decaro sui social network.
L’agognato intervento di restauro sarebbe dovuto iniziare nel 2020. Ma all’orizzonte ci sono le fasi ordinarie dei giudizi e le sue tempistiche incerte: la statua equestre di Umberto I inaugurata nel 1905, la fontana a vasca ovale installata nel 1915 da Aqp, lo storico edificio ex Goccia del Latte sono dei simboli della città immersi nel degrado da troppi anni.
Sul caso è intervenuto Lorenzo Scarcelli, presidente del Comitato di piazza Umberto: “E’ la piazza più bella di Bari – spiega Scarcelli – con 430 piante che vanno recuperate e va restaurato il disegno storico. Siamo vittime di questa vicenda lungo un percorso tortuoso e inaccettabile. Il terzo ricorso ci rammarica, il Comune ci aveva assicurato che il cantiere sarebbe partito l’anno prossimo ma oggi ci ritroviamo a gridare la nostra rabbia. Siamo ostaggio di questa situazione, vediamo i turisti per fare foto ma sono immersi in uno scenario poco gradevole. Si vede che bisogna recuperare l’antico splendore”.
“Fin dal 2009 – conclude Scarcelli – si parlava di restauro e non di riqualificazione, bisogna guardare i giardini in relazione a un determinato periodo storico superando i ricorsi. Spero che venga messo davanti a tutti gli interessi economici solo il buon senso”.