Dopo l’Emilia Romagna anche la Puglia, secondo Regione in Italia, ha sottoscritto la convenzione con Admo (Associazione Donatori di Midollo Osseo) che regolamenta i ruoli di Regione e associazioni o federazioni dei donatori volontari di cellule staminali emopoietiche, individuando limiti e competenze.
L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare i più giovani alla cultura della donazione, considerando che «il trapianto di midollo osseo è l’unica terapia oggi che ha dimostrato di poter eradicare la malattia, consentendo di guarire» da patologie come leucemia, mioloma o talassemia, come ha spiegato Giorgina Specchia, primario di Ematologia del Policlinico di Bari. Al Registro nazionale Italiano Donatori di Midollo Osseo, si possono iscrivere persone di età tra i 18 e i 35 anni. Nel 2018 sono stati iscritti in Puglia 2096 potenziali donatori. Nello stesso anno nella regione ci sono stati 93 trapianti allogenici.
Per iscriversi ci si può rivolgere alla Rete regionale Donatori di midollo osseo, i cui Poli di reclutamento hanno sede in tutti i Servizi Trasfusionali della Regione Puglia. Per Maria Stea, presidente regionale di Admo, «la convenzione è un punto d’inizio, per proseguire poi verso lo sviluppo delle donazioni e verso l’uso di tecniche innovative come il kit salivare». Alla firma della convenzione ha partecipato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale ha evidenziato il ruolo di «volontariato e partecipazione dal basso dei cittadini» nell’organizzazione delle donazioni. Ô importante – ha aggiunto – che ci sia un coordinamento preciso e che venga garantito il coinvolgimento di tutta la squadra, per immedesimarsi nelle condizioni di vita delle persone«.