Il progetto per la realizzazione di un parcheggio multipiano in via Capruzzi, quasi ad angolo con via Mola, risale al 2014, quando il primo via libera fu dato dall’allora sindaco Michele Emiliano e dal Consiglio comunale con relative varianti approvate. In cinque anni però nulla è stato fatto e quell’accordo di programma, ratificato anche in Regione, è scaduto. L’azienda promotrice, la Sudarea, ha richiesto il rinnovo dell’accordo di programma che però deve nuovamente passare da tutti gli enti preposti. Compreso il Comune che nel corso dell’ultima giunta ha dato l’ok all’opera.
Si tratta di un parcheggio di nove piani con attività commerciali, spazi per uffici (di cui 300 metri quadri da cedere al Comune che li utilizzerà per spostare gli uffici attualmente in affitto con un risparmio di quasi un milione di euro) e una galleria di accesso al sottovia.
L’area ricade anche in parte in una zona che era riservata a “verde di quartiere” di difficile realizzazione a causa delle condizioni di abbandono. La variante era stata già accordata, ma i lavori non sono mai partiti, nonostante il vincolo di 18 mesi. Per questo motivo tutte le procedure dovranno essere ripetute.
L’opera
Il parcheggio si svilupperà su sette livelli fuori terra e due interrati con superfici destinate anche ad uffici privati, attività commerciali, ginnico sportive, ricreative. L’obiettivo è di decongestionare il traffico, mettendo a disposizione gli spazi del parcheggio ai residenti entro 500 metri. Il numero di posti auto (coperti e scoperti) con vincolo di pertinenzialità alle residenze limitrofe è complessivamente calcolato in 228 unità. Tali posti auto sono differenti da quelli relativi alle attività specifiche (terziario/commerciali) e da quelli ceduti al Comune di Bari (36 unità). I parcheggi quindi non saranno a rotazione ma solo in vendita.
Si procederà anche alla sistemazione delle aree pedonali su via Capruzzi e via Tunisi con realizzazione di alberature ed arredo urbano e di una galleria di collegamento ciclopedonale, compresi i varchi di accesso/uscita, tra via Capruzzi e il sottopasso ferroviario con arrivo diretto su via Capruzzi e non più su via Tunisi, strada senza uscita in adiacenza alla sede ferroviaria.
Ora la parola passa alla conferenza di servizi per le autorizzazioni di tutti gli enti coinvolti.