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Bari, il parco della Rinascita prende forma: al posto dei capannoni Fibronit i primi spazi

Pubblicato da: redazione | Mer, 25 Settembre 2019 - 11:00

Il “parco della Rinascita” inizia a prendere forma nell’area bonificata della ex Fibronit. L’importo dei lavori, come da progetto, ammonta a 14 milioni 945mila euro. I primi viali e giardini si intravedono lì dove c’erano i capannoni della “morte”.

“Mai come oggi questo posto vive grazie a te, Maria – ha scritto il sindaco Antonio Decaro a tre anni dalla morte di Maria Maugeri –  Ogni singolo albero o pianta che qui crescerà racconterà alla nostra città quanto l’hai amata e quanto hai lottato per far sì che questo luogo fosse libero. Nella ex Fibronit bonificata sorgerà il parco della Rinascita grazie a Maria Maugeri a tutte le donne e gli uomini che credono nella forza della passione civile e dell’impegno”.

 

Il progetto prevede che su via Caldarola ci siano quattro porte di accesso al parco; su via Amendola, oltre alla sede della linea ferroviaria, è stato previsto un ponte di attraversamento che arriva fin dentro il parco rappresentandone di fatto il quinto ingresso. Il progetto è stato suddiviso in lotti funzionali,  finalizzati ad ottimizzare il  processo di esecuzione e di completamento  delle singole parti  d’opera.

lotti n.1-2-3: sedime interno “Parco della Rinascita”

lotto n. 4: demolizione e ricostruzione capannone ex Bricorama,

lotto n. 5: realizzazione passerella ciclopedonale scavalca-ferrovia, di collegamento tra il Parco della Rinascita e via Amendola

lotto n. 6: sistemazione viabilità contermine – via Caldarola

Gli ambiti di progetto

Il cantiere della bonifica ha restituito aree fruibili e aree non fruibili, quantomeno nell’immediato,  e un muro di contenimento in cemento armato che si sviluppa lungo tutto il perimetro del parco. Un’opera che permette un’elevata sicurezza nel tombamento degli inerti contaminati ma che isola e separa visivamente il parco dalla città.

–         Le aree fruibili

Le aree fruibili, pari a 43.385 metri quadri, raggruppano tutte le funzioni che il parco intende offrire. Le radure presenti rappresentano delle “piazze” collegate da un percorso pedonale che attraversa longitudinalmente il parco.

Le funzioni accolte in questa parte del parco sono legate alle attività di fruizione: lo spazio per i bambini, l’area dei concerti e degli eventi, le aree per gli animali da affezione, i luoghi dello sport – tennis, bocce, basket, calcetto, l’area del gusto, infine gli orti sociali. Luoghi ricostruiti  nelle forme compatibili con la normativa  generale e con le impostazioni  gestionali, nell’intento di garantire una  complessiva vitalità e attrattività  del parco, nel rispetto delle prerogative ambientali e di contesto.

Le funzioni sono messe in relazione tra di loro con un percorso pedonale che le attraversa e che le collega con  le porte di entrata 1 e 2.

In queste aree si alternano pavimentazioni in pietra, in terra stabilizzata e spazi erbosi.  Gli alberi sono posati in vaso, raggruppati per creare zone di ombra e di riposo. Nelle aree fruibili, subito dopo l’area eventi, è stata collocata la discesa del ponte, che scavalca il sedime ferroviario, e che collega il parco con via Amendola. Lungo il percorso pedonale l’area fruibile in adiacenza al fabbricato “Bricorama” si restringe notevolmente e viene assicurata la continuità con l’altro spazio di fruibilità attraverso una passerella pedonale rialzata, un ponte in legno di collegamento che ha un sistema di aggancio statico in rilevato. Oltre, sono stati inseriti gli orti sociali, le aree sportive  e dello street food.

Le aree fruibili contengono anche l’immobile “ex Bricorama” dove si prevede di poter collocare una serie ulteriore di funzioni, culturali, museali e/o commemorative. Per esso si è formulata una ipotesi di progetto e si è optato per una demolizione e ricostruzione piuttosto che per una ristrutturazione, con una composizione architettonica che possa permettere un uso efficiente in termini energetici, di sostenibilità ambientale e di fruibilità.

–         Le aree “non fruibili”

Con questo termine si intendono quelle aree non immediatamente fruibili e che dovranno essere sottoposte a un periodo di attività di monitoraggio ambientale, per la verifica di eventuale presenza in atmosfera di sostanze volatili di amianto.

Un periodo comunque indispensabile per una crescita armonica della massa arborea collocata in queste aree. Dette aree di “forestazione urbana” saranno interessate principalmente da alberature autoctone del paesaggio pugliese. In queste aree la scelta delle specie vegetali di progetto è finalizzata essenzialmente alla creazione di veri “boschi urbani”, dove si potrà in futuro passeggiare e gustare l’ombra e il verde.

 Il muro di recinzione perimetrale lungo via Caldarola

La tecnica di bonifica in sopraelevato impone la presenza di una parete in cemento armato, ad altezza variabile, che si sviluppa lungo via Caldarola per circa 850 mt e a cui si aggiungono altri 100 mt per la parte della strada collocata sotto il ponte di San Pio, in linea d’aria quasi un chilometro di muro. L’intero sviluppo murario è stato trattato come sostegno per un’opera di architettura del verde che tende a coprire la massa muraria in cemento armato, un verde che si rapporta con la città diventando un segno di riconoscibilità del luogo e dello spazio. La tecnica del muro verde prevede l’impiego di piante con crescita ascendente e discendente, fontane verticali.

Impianti

Il parco sarà dotato di tutti gli  impianti tecnologici necessari per il suo utilizzo: illuminazione ordinaria, d’accento e di sicurezza; impianti di comunicazione e di segnalazione (controllo accessi; antintrusione; TVCC); reti idriche (irrigua, antincendio, idropotabile); impianti per il drenaggio, lo smaltimento e il recupero delle  acque piovane; impianti in dotazione alle utenze civili a servizio del parco urbano.  Saranno previste inoltre tutte le predisposizioni di passaggio per usi  esterni al parco. Tre aspetti sono stati presi in considerazione in modo particolare: il sistema di irrigazione delle masse arboree previste, il sistema di illuminazione e quello di videosorveglianza, quest’ultimi due in analogia a quanto si sta realizzando sulle aree verdi della città.

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