Il timore degli inquirenti è che a Bari possa essersi aperta una nuova guerra nella malavita, ad un anno e mezzo dalla guerra tra Strisciuglio e Palermiti per la gestione dello spaccio a Madonnella.
L’omicidio della settimana scorsa di Michele Ranieri sta avendo ripercussioni sui fragili equilibri tra i clan, la vittima, infatti, non era un semplice affiliato ma era cognato di Vincenzo Strisciuglio, fratello di Mimmo La Luna, considerato il capo dei capi. Ranieri è stato ucciso a San Pio, ex Enziteto, ma lui era considerato dalla Dda molto vicino alla fazione degli Strisciuglio di Carbonara, non a caso era luogotenente di Carlo Alberto Baresi, il referente della cosca su Carbonara.
L’ipotesi è che l’assassinio sia nato all’interno di una guerra fratricida all’interno delle diverse anime degli Strisciuglio, ma ad essere colpito questa volta è stata una persona vicinissima al boss Domenico Strisciuglio. A colpire Ranieri potrebbe essere stato un gruppo di “giovani leve” che mal sopporta i diktat degli “anziani”.