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Bari, inaugurata al Di Venere la nuova Chirurgia vascolare: “Miglior reparto del Centro-Sud”

Pubblicato da: redazione | Gio, 12 Settembre 2019 - 11:15

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha visitato oggi i reparti rinnovati e ristrutturati dell’Ospedale “Di Venere” di Bari, e ha inaugurato la nuova Chirurgia vascolare, Pneumologia e UTIR, Servizio di endoscopia digestiva e della sala operatoria presso il blocco parto, dove è assicurata h24 l’assistenza con un dirigente medico ginecologo nonché un dirigente medico anestesista dedicato e dove è anche assicurata h24 la partoanalgesia.

“Ringrazio il direttore generale Asl Bari Antonio Sanguedolce, il direttore sanitario Silvana Fornelli, il direttore di presidio Alessandro Sansonetti e tutti coloro che con determinazione hanno contribuito al raggiungimento di questi risultato. La chirurgia vascolare del Di Venere è un reparto di eccellenza, uno dei migliori del Centro-Sud, c’è stato uno sforzo notevolissimo per questa ristrutturazione. Tutto questo consente non solo un trattamento più civile e umano dei pazienti, ma soprattutto dà maggiore sicurezza e tranquillità anche a tutti gli operatori ai quali io debbo la mia gratitudine. La Puglia è risalita nei livelli essenziali di assistenza dal penultimo posto alla parte alta della classifica italiana, grazie all’impegno di tutti. Stiamo inaugurando decine e decine di reparti nuovi in tutta la Puglia, però ci serve adesso il personale: il piano di riordino, lo dico ancora una volta è servito soprattutto ad avere le autorizzazioni a fare le assunzioni. Nessun ospedale è stato chiuso, se abbiamo riconvertito qualche ospedale per acuti in lungodegenza o per cronicità, lo abbiamo fatto per riutilizzare meglio il personale e per avere le autorizzazioni dal ministero dell’Economia a fare nuove assunzioni per abbattere le liste d’attesa e sollevare la fatica nelle corsie”.

“La chirurgia vascolare – ha concluso Emiliano – è di fondamentale importanza, siamo intervenuti in molte situazioni, anche urgentissime, salvando non solo la vita ma restituendo perfettamente i pazienti alla loro vita normale. Sappiamo che tante cose vanno ancora migliorare e per questo tengo sempre tutti sulla corda. Ma oggi sono davvero contento per questo risultato”.

“È un ulteriore passo in avanti nel percorso di riqualificazione strutturale delle unità operative del Di Venere – spiega Antonio Sanguedolce, Dg Asl Bari – utilizzando circa 20 milioni di euro di finanziamento ex art. 20 sono stati rinnovati ad oggi quasi tutti i reparti di questo importante ospedale. Contemporaneamente al rinnovamento strutturale è stata avviata anche la stagione dei concorsi per i direttori dei reparti senza titolare che darà stabilità organizzativa e gestionale”.

“Anche noi siamo molto contenti – dichiara il primario di chirurgia vascolare Giuseppe Natalicchio – è un reparto che è stato ideato, progettato e quindi concepito per erogare delle procedure ad alta complessità sull’aorta toracica, toraco-addominale, tronchi sovraortici e periferia. Questo è un messaggio molto importante che vorrei che giungesse a tutta la Puglia ma soprattutto alla gente comune perché non c’è più bisogno di prendere le valigie e andare al nord, perché oggi in Puglia ci sono strutture e personale medico in grado di erogare una assistenza sicuramente non inferiore a quello delle strutture del Centro-Nord”.

Il programma straordinario degli investimenti pubblici in sanità, avviato attraverso l’applicazione dell’art. 20 della Legge n. 67 del 1988, ha rappresentato un contributo sostanziale alle politiche sanitarie del Paese in quanto ha affrontato la necessità di ammodernare il patrimonio strutturale e tecnologico del Servizio Sanitario Nazionale per rispondere con strutture e tecnologie sempre più appropriate, moderne e sicure, alle necessità di salute della comunità e alle aspettative di operatori e utenti del servizio sanitario nazionale.

 Nell’ambito dei finanziamenti del suddetto art. 20 e dei successivi finanziamenti, la direzione strategica aziendale ha dato indirizzo all’ottimizzazione dei servizi del P.O. Di Venere attraverso un master plan generale rivolto alla riqualificazione edilizia e tecnologica dell’intero complesso ospedaliero con l’obiettivo di assicurare maggiore efficienza dell’assistenza sanitaria attraverso la messa in sicurezza e l’ammodernamento tecnologico dell’edificio e degli impianti, per garantire a ciascun cittadino una risposta adeguata alla domanda di salute, sia in termini di prevenzione che di cura delle diverse patologie.

Attraverso queste opere si completa la ristrutturazione degli ambienti del padiglione “B” (per acuti) del “Di Venere” con la riorganizzazione delle varie funzioni ospedaliere del padiglione concentrandole per affinità assistenzialee per intensità di cureindividuando le seguenti aree:

  • area dell’emergenza (pronto soccorso, rianimazione, cardiologia e UTIC, pneumologia e UTIR), incentrata sugli edifici bassi;
  • area delle degenze, concentrata principalmente nell’edificio alto, con interventi di ristrutturazione tesi a migliorare il comfort dei pazienti (ostetricia-ginecologia, UTIN-neonatologia-nido, urologia, endoscopia digestiva, chirurgia generale, ortopedia, otorino, neurochirurgia, neurologia, chirurgia vascolare, nefrologia-dialisi, medicina interna, oculistica);
  • blocco operatorio con n. 8 sale operatorie e n. 2 sale operatorie dedicate alle UU.OO. urologia e chirurgia vascolare;
  • area di accoglienza ai servizi dell’ospedale (URP-accoglienza, CUP, attesa e altre funzioni di conforto);
  • area dei servizi diagnostico-terapeutici aperti all’accesso di Pazienti ambulatoriali (poliambulatori vari e dermatologia, radiologia, medicina nucleare unica aziendale, ecc.), concentrati a piano terra in una parte dell’edificio in diretto collegamento con l’ingresso principale del presidio;
  • radiologia interventistica: in via di ultimazione;
  • area dedicata alle UU.OO. di medicina fetale e genetica medica;
  • area dei servizi diagnostici di laboratorio (laboratorio analisi unico aziendale in via di realizzazione, anatomia patologica), concentrata in un’area dell’edificio appartata rispetto alle strutture dedicate alla gestione dei Pazienti;
  • area dei servizi di supporto (spogliatoi, centrali tecniche, lavanolo) prevalentemente concentrata nell’ambito del piano interrato.

Con gli interventi realizzati si è completato l’integrazione tra le aree dipartimentali e le aree critiche. È stato un intervento complesso, lungo e faticoso che ha consentito al P.O. Di Venere di diventare punto di riferimento importante per la domanda di salute nell’intero territorio pugliese in forma moderna.

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