Il Comune di Bari ha vietato a tre locali di largo Adua di sistemare tavolini sul marciapiede antistante. Lo ha deciso con una ordinanza, in seguito alle sanzioni che erano state emesse a luglio sempre nei confronti dei tre locali perché tavolini e sedie erano stati sistemati al di là della strada e non davanti al locale. Cosa vietata dalla Asl: i camerieri non possono servire alimenti dopo aver attraversato una strada aperta al traffico.
Una decisione che ha riaperto il dibattito nel quartiere della zona Umbertina sulla presenza non regolamentata di decine di locali. E pare che l’unica soluzione per consentire la sistemazione di tavolini sia la chiusura della strada.
Soluzione che preoccupa i residenti. “Credo che con la chiusura al traffico e conseguente pedonalizzazione di largo Giordano Bruno non ci siano più margini di manovra per chiudere al traffico Largo Adua seppur temporaneamente – spiega Antonio Bozzo, residente ed ex consigliere municipale – con la chiusura di largo Giordano Bruno e poi di largo Adua si determinerebbe la chiusura di tutte le permeabilità in entrata dal lungomare verso la città. Ci potrebbero essere altre soluzioni, ad esempio vedere se ci sono i presupposti per eliminare la sosta lato esercenti mettere una pedana che di fatto estenda l’area dei marciapiedi e su quella mettere tavolini e gazebo lasciando il passaggio delle auto e la sosta dal lato giardino. O altre ancora. Mi dichiaro fin da ora a disposizione per organizzare un incontro con i residenti, i commercianti e l’amministrazione locale, comune e municipio”.
“Come Comitato – spiega Mauro Gargano, portavoce del comitato di residenti della zona umbertina – chiediamo da tempo che le occupazioni (purtroppo ora abusive e non per volontà dei ristoratori) sul marciapiede al di là della sede viaria vengano regolarizzate. Ho esaminato dal punto di vista normativo il problema e non ci sarebbero ostacoli. Ci vuole però una volontà politica di risolvere la questione. Ci sono diverse soluzioni più semplici e meno invasive di quella della chiusura della strada”.