Il cattivo odore sta “soffocando” i residenti del San Paolo che ogni mattina e ogni sera sono costretti a barricarsi in casa per evitare di essere invasi dalla puzza proveniente, secondo l’amministrazione comunale di Bari, dalla zona di Modugno. Venerdì si terrà un’assemblea in piazza Europa a partire dalle 18 per affrontare concretamente la questione. Nel frattempo è stato diffuso un questionario per cercare di “mappare” le aree interessate dal disagio, in particolare San Gabriele, Ospedale e Nuovo San Paolo.
“Noi come gruppo di maggioranza insieme al presidente Schingaro – si legge in una nota – non ci siamo fermati un attimo e stiamo dialogando costantemente con il sindaco Decaro e l’assessore con delega all’ambiente Petruzzelli. Stiamo continuando a lavorare incessantemente per individuare responsabilità a provare a risolvere la problematica una volta per tutte. Con il gruppo di GENERAZIONE SAN PAOLO, abbiamo preparato un questionario per la mappatura del disagio. I risultati saranno presentati all’amministrazione comunale”.
Ogni giorno la situazione non fa che peggiorare, come denunciano i residenti, stanchi di convivere con questo problema ormai da anni. Decine di segnalazioni ogni giorno sia sulla pagina Facebook del sindaco Antonio Decaro sia sulla pagina del rione “La voce del San Paolo”.
Alla manifestazione parteciperà anche il comitato No inceneritore. “A rendere incandescente il clima sociale – si legge in una nota – si aggiunge al caldo di ferragosto la situazione che si trascina da tempo nel quartiere che rende maleodorante e insopportabile l’aria respirata dai cittadini. La fonte inquinante di tale situazione è ancora ignota sebbene si facciano diverse supposizioni. La partita ambientale del mega inceneritore di rifiuti anche pericolosi al San Paolo sulla quale il comitato No Inceneritore sta giocando un ruolo fondamentale affinché non si realizzi , con azioni sociali e giudiziarie, fa corpo unico con la situazione dell’ irrespirabilita’ dell’aria. Condurremo come cittadini una lotta unitaria convinti come siamo che le istituzioni locali debbano Intervenire culturalmente a difesa dell’ambiente, anticipando la protesta sociale con il controllo e la vigilanza e non contrastandola quando gli effetti si sono ormai manifestati”.