Il Comune di Bari tende la mano ai pescatori del molo San Nicola. Sono 34, tutti regolarmente iscritti a due cooperative storiche fondate tra la fine dell’800 e il 1905. Questa mattina i rappresentanti di “Fra gli addetti alla pesca” e “Fra Pescatori” hanno incontrato l’assessore Carla Palone dopo le gravi violazioni emerse nel blitz dello scorso 23 luglio: vendita di prodotti ittici senza tranciabilità o conservati senza le corrette procedure di refrigerazione.
Stop anche alla vendita di bibite e piattini di merce sui banconi “provvisori”. Nei prossimi giorni i pescatori autorizzati potranno vendere i prodotti di piccola taglia solo sulla battigia del molo San Nicola, fronte mare. Il passo successivo sarà la richiesta di occupazione demaniale, in seguito a un incontro tra tutti i soci delle cooperative che si terrà lunedì prossimo.
Dal 1982 vige il divieto di utilizzare l’acqua del porto, quindi sarà compito dei pescatori installare una cisterna di acqua depurata. Inoltre ci sarà l’obbligo di utilizzare i banconi in acciaio inox, sostituiti 6 mesi fa al posto di quelli in pietra.
“La sperimentazione – ha detto Carla Palone – non è stata condivisa. Sono una vetrina per i turisti se tutto viene fatto a norma di legge”. “Non siamo abusivi – commenta Francesco Schindaro – paghiamo gli errori di altri, invece dobbiamo regolarizzarci”.