Saranno interrogati lunedì e martedì prossimi, 22 e 23 luglio, i 33 indagati dalla Procura di Bari sottoposti ieri a misura cautelare per presunti casi di assenteismo all’ospedale ‘San Giacomò di Monopoli. Tredici di loro, tra i quali 9 medici di cui 7 primari di reparto, sono attualmente agli arresti domiciliari.
Altri venti, tra i quali nove medici, sono sottoposti a obbligo di dimora. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di truffa aggravata alla Asl di Bari e falso. Stando alle indagini dei Carabinieri, coordinati dalla pm Chiara Giordano Procura di Bari, medici, infermieri, operatori tecnici, amministrativi e ausiliari si sarebbero assentati nell’arco di 4 mesi, da ottobre 2018 a gennaio 2019, senza timbrare il cartellino o facendolo timbrare a colleghi e familiari compiacenti, sottraendo circa 660 ore di servizio all’ospedale. Gli accertamenti, grazie a videoriprese e pedinamenti, hanno documentato che gli indagati uscivano per andare a sbrigare faccende personali, dallo shopping a commissioni in ufficio postale, da pause caffè a gite nelle case al mare.
Nell’ordinanza di arresto il gip del Tribunale di BariAntonella Cafagna, dinanzi alla quale nei prossimi giorni gli indagati potranno difendersi fornendo le proprie spiegazioni, ha definito il fenomeno dell’assenteismo di «particolare allarme sociale», parlando di «spregiudicatezza» e «indifferenza» nei comportamenti degli indagati, i quali, così, «hanno messo a rischio la salute pubblica».