Si è detto vittima del collega Michele Nardi ed ha ammesso di aver chiesto 300mila euro all’imprenditore di Corato (Bari) Paolo Tarantini per archiviare un’indagine che era stata avviata solo per ottenere danaro.
Così l’ex magistrato di Trani, Antonio Savasta, durante l’incidente probatorio dinanzi al gip di Lecce nel quale ha detto che la richiesta di 300mila euro sarebbe stata un’idea di Nardi. L’ascolto dell’ex pm proseguirà il 19 e il 28 giugno prossimi. Durante l’incidente probatorio ha ammesso le proprie responsabilità anche l’ispettore di polizia Vincenzo Di Chiaro.
Questi ha detto al gip Giovanni Gallo di non aver mai preso soldi dall’imprenditore D’Introno, né di aver avuto regalie, ma di aver falsificato firme e atti per una sorta di rispetto nei confronti dell’imprenditore, che intendeva favorire (notizia Ansa).