L’articolo di Tim Parks, pubblicato sul The Guardian e riproposto da Internazionale, esalta le bellezze del Mezzogiorno e in particolare della costa Jonica ma descrive senza filtri l’arretratezza delle infrastrutture ferroviarie.
Con un viaggio in treno da Reggio Calabria a Otranto, lungo binari unici e vagoni fatiscenti tra Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Attraverso il racconto di un giornalista inglese di “frontiera”, quasi un pioniere del turismo estivo che vive l’esperienza “con pazienza senza arrabbiarsi per ritardi e cancellazioni”. Questo è l’unico compromesso per poter godere dell’ottimo cibo e delle meravigliose spiagge, tutt’intorno l’inadeguatezza del trasporto pubblico.
“Se le ferrovie dello stato hanno messo a dura prova la vostra pazienza – si legge nell’articolo di Tim Parks – quelle del Sud Est vi trasporteranno in una surreale foschia calda di coincidenze inattese e improvvise cancellazioni in cui ogni probabilità passerete ore in compagnia solo di un controllore felice di aver trovato qualcuno con cui parlare. Dappertutto spuntano cartelli che v’informano dei generosi finanziamenti della caritatevole Unione Europea”.