Su 52 Comuni italiani (con più 80 mila abitanti nelle regioni a statuto ordinario) Bari si classifica al 48esimo posto per il rapporto tra soldi spesi e efficienza dei servizi offerti. Lo rivela l’Osservatorio sui conti pubblici del 2016 – dell’Università cattolica di Roma che ha confrontato i dati raccolti dalla Sose Spa, una società creata dal Mef e dalla Banca d’Italia e resi disponibili sul portale Opencivitas.it.
Il Comune in vetta è Pisa, con una spesa non molto superiore allo standard riesce a offrire servizi in quantità più ampia rispetto alla media per una città di quelle dimensioni. Le due maggiori città si trovano a metà classifica: Milano al 29° posto con un indicatore di efficienza solo lievemente negativo (-2,81) e Roma al 31° con un punteggio di -3,32.
Il capoluogo pugliese, quartultimo, segna -47,7% come dato di offerta (il peggiore della graduatoria nazionale) con un indicatore della spesa positivo a 0,5. Performance negativa anche sull’efficienza -48,20%). Fanno peggio solo Taranto, Napoli, Brindisi e Foggia in ultima posizione.
L’analisi compara parametri quali la raccolta differenziata in percentuale sul totale dei rifiuti urbani trattati, il numero dei bambini nelle scuole compresi eventualmente quelli bisognosi di assistenza, fino alle sanzioni elevate dalla polizia locale.