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Bari, l’Università dice addio alla plastica: “Fontanine e materiale biodegradabile”

Pubblicato da: redazione | Mar, 14 Maggio 2019 - 13:30

Plastic free? L’università di Bari è tra le prime in Italia a rispondere all’appello del ministro per l’Ambiente Costa mettendo in campo una serie di azioni presentate questa mattina nelle sale del rettorato dell’Ateneo.

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Tra queste ci sono l’incentivare l’uso delle fontanine presenti negli atri dell’Ateneo, con la sostituzione dei rubinetti, per permettere a chiunque di riempire le bottiglie; incrementare i contenitori per la raccolta differenziata; imporre al bar dell’università l’uso di materiale biodegradabile e compostabile; incrementare il numero delle “Casette dell’acqua” (distributori) in tutte le sedi dell’università di Bari pensando a sconti e promozioni per chi le utilizza. Entro la fine di settembre è prevista, inoltre, l’organizzazione di una sorta di ‘G20’ che coinvolgerà tutte le Università del Mediterraneo, preceduto da un incontro, il 9 luglio, al Consiglio dei ministri del governo albanese.

«L’università di Bari ha adottato un bilancio ambientale e ha fatto una ricognizione di tutte le attività per la sostenibilità – ha detto il rettore di UniBa, Antonio Uricchio – e all’interno di questo contesto si inserisce il no alla plastica. Abbiamo anche adottato un provvedimento per offrire agli studenti la possibilità di fare a meno della plastica con le ‘Case dell’acquà e strumenti alternativi che saranno loro offerti. Siamo soprattutto impegnati, sia a livello nazionale che internazionale, per creare una rete tra università che condividano il progetto di liberarci dalla plastica». «Con questo progetto puntiamo a un mondo migliore investendo sulle future generazioni», ha aggiunto Loreto Gesualdo, preside della scuola di Medicina dell’Università di Bari.

«Il sogno nel cassetto – ha aggiunto – è il G20 del Mediterraneo mettendo assieme tutte le università. Ci stiamo organizzando per settembre e speriamo di poterlo realizzare prima qui, a Bari, e poi nei Balcani facendolo diventare un meeting itinerante». Nell’ambito dell’incontro è stato presentato il logo #Noallaplastica, per la campagna di sensibilizzazione a tutela dell’ambiente lanciata dall’associazione culturale di Latiano ‘L’isola che non c’è’. Un logo che sarà adottato a breve da diverse strutture ricettive, ma anche dai comuni pugliesi Cisternino e Oria con provvedimenti per ridurre l’impiego della plastica.

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