Aggredita una infermiera nel penitenziario Borgo San Nicola a Lecce. La donna, il giorno di Pasqua, ha ricevuto una secchio d’acqua addosso per poi essere insultata da parte di un detenuto straniero. L’uomo ha minacciato e aggredito verbalmente l’infermiera, “rea” secondo lui di non essersi presa cura della sua salute. In realtà l’infermiera doveva completare l’intero giro delle celle.. A dare la notizia è il segretario generale nazionale del Coordinamento Sindacale Penitenziario Domenico Mastrulli. “E’ l’ennesimo episodio – afferma Mastrulli – che va ad aggiungersi alla lunga lista di aggressioni fisiche e verbali. Una aggressione verbale contro le donne nella giornata della santa Pasqua pesa come un macigno contro il mondo lavorativo delle donne e degli operatori che nelle prigioni italiane e pugliesi offrono la propria attività per la società e lo Stato”.
“In Italia – aggiunge Mastrulli – si contano oltre 2mila casi e inevitabilmente a pagare il prezzo più alto sono gli operatori della polizia penitenziaria ai quali viene affidato il controllo e la sicurezza di interi settori dei penitenziari”.