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Sanità, allarme dei rianimatori: “Gran parte della Puglia ancora scoperta dall’elisoccorso”

Pubblicato da: redazione | Mar, 9 Aprile 2019 - 18:00

Il servizio di elisoccorso è fondamentale per fornire tempestività nell’assistenza ed equità nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, ma ad oggi alcune Regioni ne sono ancora prive, come nel caso di Umbria, Molise e gran parte della Puglia. A sottolinearlo è l’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac) in occasione del meeting SAQURE 2019.

«La situazione dell’elisoccorso in Italia è ancora molto frammentata – afferma Franco Marinangeli, presidente del meeting – con Regioni che sfruttano tutte le potenzialità offerte dalle tecnologie ed altre in cui l’elisoccorso è in via di organizzazione, quando non del tutto assente. Umbria, Molise e gran parte della Puglia sono infatti ancora prive di servizio di elisoccorso, e in molte regioni non vi è pari garanzia di assistenza alla popolazione, laddove si consideri la distribuzione geografica e la disponibilità di volo notturno. Qualcosa è cambiato nell’ultimo anno e la regione Sardegna si è finalmente dotata di un servizio efficiente, ma lungi dall’arrivare a realizzare un “progetto Italia” organico ed integrato con protezione civile e mondo militare, aspetti questi non trascurabili in caso di maxiemergenze».

Ma per fornire assistenza rianimatoria avanzata, sottolinea Alessandro Vergallo, presidente nazionale Aaroi-Emac, «è necessario che gli anestesisti rianimatori abbiano una formazione specifica. Per questo, il Centro di Simulazione Avanzata Aaroi-Emac SimuLearn ha messo a punto il corso di formazione SiTraPaC (Sicurezza Trasporto Paziente Critico) per affrontare in modo oggettivo e sistematico il trasporto sia intra che extraospedaliero del paziente critico e di conseguenza ridurre gli errori e gli incidenti che potrebbero determinare morte o grave danno al paziente. Un tipo di formazione altamente innovativo molto richiesto e che quindi – conclude – sarà proposto anche all’estero e condotto da medici del Centro Aaroi-Emac»

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