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Lipofilling, dalla chirurgia ricostruttiva alla chirurgia rigenerativa. Il dottor Armenio: “Nuova metodica per evitare le protesi”

Pubblicato da: redazione | Lun, 1 Aprile 2019 - 15:15

“Quando si parla di chirurgia plastica si pensa subito agli interventi di chirurgia estetica come il lifting o l’aumento di volume del seno. La Chirurgia Plastica in realtà nasce con finalità ricostruttive anche se ha assunto una notorietà maggiore per il lato estetico”. Lo spiega Andrea Armenio, chirurgo estetico all’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari guidato dal direttore Maurizio Ressa.

“Le due anime della chirurgia plastica, quella ricostruttiva e quella estetica, non sono in contrapposizione, anzi si integrano per garantire delle ricostruzioni funzionali che abbiano anche una validità dal punto di vista estetico – spiega Armenio –  un esempio di questa sinergia la notiamo in campo oncologico ed in particolare nella terapia dei tumori mammari. La ricostruzione postoncologica in caso di mastectomie o quadrantectomie è tradizionalmente effettuata dai chirurghi plastici con degli espansori tessutali o protesi mammarie in silicone. Negli ultimi anni invece si è sviluppata e perfezionata una tecnica chiamata “Lipofilling”, una metodica che consente di utilizzare il tessuto adiposo per rimodellare aree del corpo danneggiate da tumori, traumi o malformazioni congenite. Questa nuova metodica, applicata alla ricostruzione mammaria, consente di evitare l’utilizzo di protesi o espansori e di riempire il seno esclusivamente con il grasso della paziente. Il tessuto adiposo viene prelevato, mediante cannule sottili e mini incisioni, da aree “donatrici” come l’addome, i fianchi, l’interno coscia o le ginocchia. Successivamente il tessuto prelevato viene purificato e concentrato ed in seguito reintrodotto nelle aree in cui è necessario effettuare la ricostruzione”.

I vantaggi del lipofilling sono innumerevoli. “La degenza in ospedale – continua Armenio –  prevede una sola notte di ricovero, non si adoperano drenaggi, la medicazioni sono minime e la ripresa della vita normale può avvenire nel giro di un paio di giorni. La tecnica non ha controindicazioni e non ci sono possibilità di rigetto. Il risultato è stabile nel tempo ed è molto naturale. Inoltre non richiede reinterventi a distanza di anni come nel caso delle protesi in silicone. Qualora fosse necessario, è possibile ripetere il lipofilling per aumentare ulteriormente il volume del seno o per correggere l’aspetto delle cicatrici. Nelle pazienti che effettuano radioterapia dopo l’asportazione del tumore mammario si possono verificare delle retrazioni dei tessuti danneggiati dalle radiazioni. In queste pazienti si ottengono risultati sorprendenti con il lipofilling, consentendo l’apporto di cellule staminali che “riossigenano” i tessuti danneggiati dalla radioterapia, ripristinano il volume asportato e rendono il seno morbido e assolutamente simile alla mammella non operata”.

“Nella nostra Unità Operativa il lipofilling viene anche utilizzato in maniera “ibrida” e cioè in associazione con le tecniche tradizionali quali l’utilizzo dell’espansore e delle protesi o per modellare le ricostruzioni effettuate con i lembi microchirurgici. Questa grande facilità di ricostruzione con il tessuto adiposo è frutto di una grande esperienza raggiunta con studi sul tessuto adiposo e con migliaia di casi clinici trattati con successo. Il lipofilling viene impiegato con risultati sorprendenti anche in tutti quei casi di Chirurgia Estetica in cui è necessario ripristinare i volumi persi per forti dimagrimenti, traumi o per alterazioni congenite in tutti i distretti corporei. Sempre più pazienti, infatti, ci chiedono l’aumento di volume del seno o dei glutei con il solo tessuto adiposo. La tecnica prevede un inserimento tridimensionale del tessuto adiposo esattamente dove ce n’è più bisogno, modellando i tessuti in maniera naturale. Uno dei vantaggi più evidenti di questa tecnica è che il seno ed il gluteo mantengono le loro caratteristiche naturali e si ripristina il tessuto solo ed esclusivamente dove è necessario. Otteniamo quindi un duplice beneficio: asportiamo il grasso in eccesso in alcune aree del corpo dove ce n’è in eccesso come i trocanteri o l’addome e lo utilizziamo per ridare volume al seno o ai glutei. Tutto in un unico intervento”.

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