Chef di quarta generazione, Giuseppe Galena, ci racconta la sua cucina.
Chef, quali sono stati i passaggi importanti per la sua formazione?
“Ho più volte varcato i confini europei per conquistare con successo titoli nelle competizioni mondiali. Nel 2000 e nel 2008 ho ottenuto due ori alle Olimpiadi di cucina e pasticceria di Erfut, in Germania. Nel 2011 la Wacs (World Association of Chefs Societies) mi ha conferito il titolo di Giudice internazionale (Categoria B) di cucina e pasticceria. Nomina che si è aggiunta alla massima onorificenza attribuitami dall’Accademia italiana di Cucina e Pasticceria di Maestro Chef. Di recente ho vinto il primo posto nella categoria cucina e pasticceria nel prestigioso concorso indetto dai Discepoli di Escoffier”.
Quando è nata la sua passione per la cucina?
“Da mio padre, mio modello, Matteo Galena, considerato una vera icona della pasticceria mondiale essendo anche stato campione mondiale di pasticceria: un importantissimo titolo che ha vinto in Germania nel 1997. La sua evoluzione artistica ha rappresentato un vero punto di rottura con la tradizione pasticcera fino ad allora conosciuta. Non per nulla gli addetti ai lavori lo ricordano ancora oggi come il genio che ha saputo rompere gli schemi, tradizioni, archetipi e modus pensandi”.
Cosa significa per lei cucinare?
“Cucinare è arte,ed è ciò che cerco di trasmettere nei miei corsi alla Galena Chef Academy, cucinare non è un lavoro e non può essere scambiato per tale. Essere chef è uno stile di vita che necessita di tanta passione”.
Quali sono le caratteristiche della sua cucina?
“Rispettare la tradizione culinaria e la materia prima sono i due dogmi della mia cucina”.
Oggi tanti giovani si stanno affacciando a questo mondo. Che consigli darebbe a chi ha deciso di intraprendere questa carriera?
“Pazienza, costanza e dedizione: questo il segreto che porta alla buona riuscita di una carriera nel mondo dell’arte culinaria”.