In Puglia si effettuano interventi meno complicati che richiedono, quindi, meno giorni di ricovero, per i casi più difficili continuano i viaggi della speranza. E’ quanto emerge dal “Rapporto sull’attività di ricovero ospedaliero” pubblicato ieri dal ministero della Salute, che fotografa la situazione al 2017 e si sofferma anche sui dati della mobilità passiva, altra nota dolente: per quanto riguarda l’attività per acuti in regime ordinario, sono stati quasi 40mila (39.889 per la precisione) i pugliesi che hanno trovato un posto letto in altre regioni italiane, 8,9% rispetto al totale.
Prosegue “l’emorragia” di pazienti, in particolare verso tre regioni: Lombardia (oltre 10mila ricoveri nel 2017), Emilia Romagna (7.500 pugliesi) e Lazio (4.554). Le prime due sono le stesse che hanno chiesto al governo giallo-verde maggiore autonomia gestionale anche in campo sanitario, secondo le organizzazioni mediche se dovesse realizzarsi la mobilità passiva aumenterà e questi numeri saranno destinati a crescere. Lo studio del ministero sottolinea un altro dato preoccupante: nel 2017, 4.883 pugliesi affetti da tumore sono stati ricoverati in ospedali fuori regione (11,87% del totale) e, guarda caso, Lombardia (1.674), Lazio (688) ed Emilia Romagna (616) sono – ancora una volta – quelle che attraggono più pazienti.
Ancora più drammatico il dato che riguarda solamente gli ammalati sottoposti a radioterapia: nel 2017 sono stati 287, potrebbero apparire pochi ma, in realtà, rappresentato il 36% del totale dei pazienti. Discorso simile per i pugliesi costretti ad effettuare la chemioterapia: sono stati 943 quelli che hanno fatto ricorso alle cure di ospedali fuori regione, il 30,5%. Elevata la percentuale di mobilità passiva anche tra i minorenni (fascia di età presa in considerazione 0-17 anni), 4.907 i pazienti in età pediatrica che sono stati ricoverati fuori dalla Puglia (9,5%): in questo caso è il Lazio ad attrarre più ammalati (1.402 grazie al Bambin Gesù), a seguire Emilia Romagna (928), Lombardia (555) e Liguria (554, tutti ricoverati al Gaslini).