Ancora lite e frizioni nel centrosinistra pugliese in vista delle Regionali del 2020. Le dichiarazioni di “pace” di Michele Emiliano di ieri sera, al termine del vertice che si è svolto a Bari, non hanno avuto effetti positivi.
“È evidente che qualsiasi sforzo per indicare un modello virtuoso viene vanificato se il punto è e rimane sempre lo stesso: quello cioè di voler frettolosamente chiudere un’autocandidatura”, ha dichiarato oggi il senatore pugliese Dario Stefàno, vicepresidente del gruppo Pd al Senato, commentando l’esito del tavolo del centrosinistra che si è riunito ieri a Bari alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per discutere delle prossime elezioni regionali del 2020.
«Il punto, invece, è e dovrebbe essere un altro: arrivare all’indicazione del candidato presidente – continua Stefàno – dopo un lavoro di analisi sul lavoro fatto in questi anni di governo della Regione, specie sulle questioni più scottanti che impattano fortemente su come immaginiamo o vogliamo che sia la Puglia». «Questo – conclude il senatore – non solo perché ci si possa risintonizzare con il popolo pugliese, ma anche per ricompattare un centrosinistra che ha bisogno di essere ricompattato. E per comprendere, anche e soprattutto: di quale coalizione parliamo? Quella del 2015 o un’altra? Non sono quisquiglie ma elementi solidi di una discussione necessaria».
«Dario Stefano deve provare a fare pace con se stesso, ma soprattutto con il suo movimento. Ieri il responsabile di Puglia in più ha affermato che il candidato presidente per il 2020 è Michele Emiliano. Oggi dichiara il contrario. Dovrebbe ricordarsi che appartiene ad una comunità, il Partito Democratico, che sul tavolo regionale è rappresentata dal segretario regionale». Così Marco Lacarra, segretario regionale del Partito Democratico in Puglia, ha commentato le dichiarazioni del senatore del Pd Dario Stefàno con riferimento alla riunione del tavolo del centrosinistra che si è riunito ieri a Bari in vista delle prossime elezioni regionali del 2020.
«Ieri – sottolinea Lacarra – è stato fatto un passo politico importante ed invece di esserne tutti soddisfatti oggi si vuole minare l’unanimità raggiunta. Abbiamo parlato di programmi e di idee e partendo dalle tante cose buone che sono state fatte in Puglia abbiamo deciso di far partire le primarie delle idee. Basta giochi di posizionamento lavoriamo per il bene dellaPuglia».