Bari come meta turistica dei matrimoni civili sul mare o nelle location di pregio. E’ l’obiettivo dell’avviso pubblico esplorativo che il Comune pubblicherà la prossima settimana dalla durata di trenta giorni. Il bando sarà aperto sia agli edifici pubblici che privati dalla valenza architettonica, storica o paesaggistica. Con specifiche restrizioni indicate dal ministero degli Interni su documentazione fotografica, tecnica e specifiche condizioni di sicurezza.
Dopo le celebrazioni civili nella sala largo Fraccacreta, la sala consiliare e sul Fortino di Sant’Antonio, il capoluogo pugliese punta al business nuziale nel tentativo di attirare sposi anche dall’estero durante il periodo estivo che si apre da fine maggio. La valutazione dei requisiti sarà effettuata da una commissione composta da tecnici diretta dalla dirigente della ripartizione Servizi demografici, elettorali e statistici Rosalba Cirillo.
“E’ uno dei tasselli – ha spiegato il sindaco Antonio Decaro – in un mosaico articolato per una città turistica, immagino il coinvolgimento di sale ricevimento come villa de Grecis e villa Romanazzi Carducci o luoghi pubblici come la sala colonnato della città Metropolitana o il Castello Svevo se il Mibact mostrerà interesse per l’iniziativa. Questa sperimentazione farà da apripista per poi lavorare ad un traguardo successivo che per la nostra città potrebbe essere il matrimonio sul mare. Penso a quei tratti di costa che stiamo riqualificando e che stanno portando tanti imprenditori privati ad investire su questa parte di città. Il mare è sempre stato un valore per Bari e dai prossimi mesi potrebbe essere il valore aggiunto per chi voglia sposarsi nella nostra città”. “Con questo provvedimento – ha aggiunto l’assessore ai Servizi demografici Angelo Tomasicchio – vogliamo soddisfare le esigenze dei cittadini, in questo modo il Comune non spende danaro pubblico ma applica delle rette per incamerare fondi da investire nel marketing territoriale”. Le tariffe matrimoniali rimarranno vicine a quelle stabilite nel 2016, dai 300 ai mille euro per singolo evento.