Novecento euro per l’incenerimento dei cani che muoiono nei canili di Bari. Contro una media tra gli 80 e i 150 euro in provincia. Un divario enorme sul quale il Movimento Cinque Stelle ha chiesto chiarimenti al sindaco Antonio Decaro.
“A seguito di confronto con 2 associazioni di volontariato (ACA Onlus e UGDA Ufficio Garante Diritti Animali) e successiva audizione in Commissione Trasparenza, abbiamo acquisito una serie di informazioni sulla gestione dei canili ed importante documentazione relativa al centro di costo del servizio di ritiro ed incenerimento dei resti dei nostri amici a 4 zampe che purtroppo cessano di vivere nei canili comunali” dichiara Sabino Mangano, portavoce M5S presso il Comune di Bari.
“Se in provincia si spendono mediamente tra gli 80,00 ed i 150,00 euro, a Bari si spendono circa 900,00 euro per ritiro, trasporto e smaltimento anche per singolo animale (servizio a carico di AMIU Puglia e appaltato ad azienda terza) – continua Mangano – un divario che sembra non avere alcuna valida motivazione considerando le carte in nostro possesso. Per questo riteniamo opportuno convocare sindaco e dirigente per ottenere maggiori chiarimenti su una situazione che sembra conclamarsi come una nuova sprecopoli comunale e pugliese”.
Dalle verifiche del M5S Bari sono emerse inoltre anche criticità relative al censimento dei microchip dei cani “comunali” in quanto ad oggi esistono database diversi non collegati tra loro (ovvero quello dell’ASL e quello del Comune).