Ci sono sedi giudiziarie «dove nessun magistrato vuole trasferirsi» ,come «i tribunali di Bari e Foggia», e «sedi dalle quali tutti fuggono (la Calabria fra tutte). Un problema serio del quale il Csm ed il ministro si devono fare carico». È il consigliere del Csm Ciccio Zaccaro, a nome dell’intero gruppo di Area, a sollevare la questione al plenum di Palazzo dei marescialli. E a chiedere perciò di «ripensare complessivamente insieme al ministro della Giustizia la materia degli incentivi».
Il problema non riguarda solo i tribunali di Bari, Foggia, Reggio Calabria e Catanzaro, ma anche quelli di Messina, Caltanissetta e Napoli Nord (Aversa). E non è una questione che investe solo il Sud: c’è carenza di domande di trasferimento anche per gli uffici giudicanti del Veneto e del distretto di Brescia. E se è certo questo nodo andrà posto al ministro nel tavolo tecnico sulla distribuzione dei posti risultanti dall’aumento delle piante organiche negli uffici giudiziari, non si può non considerare che «gli effetti benefici dell’aumento delle piante organiche si avranno solo fra qualche anno quando sarà completato il piano di assunzioni ed i posti in più in pianta organica saranno realmente completati. Dunque non potranno risolvere le gravi scoperture di organico di oggi».
Per questo, ha detto Zaccaro, occorre ripensare gli incentivi, oggi previsti che per chi accetta le sedi disagiate: «Invece di incentivare i colleghi ad andare nei posti meno ambiti, si deve pensare a vantaggi per chi rimane nelle sedi poco ambite o comunque favorire la migrazione dai posti dove si sta bene a posti dove si sta male».