Affluenza in aumento, ma senza assalti e code, nei Caf pugliesi di Cgil, Cisl e Uil nella seconda giornata utile per presentare le domande per il Reddito di Cittadinanza, con 3.326 pratiche già formalmente inserite e verificate (mercoledì erano poco meno di 1.500).
In tutta la regione, nei circa 600 Caf dei tre sindacati, altre migliaia di persone hanno depositato domande non ancora immesse nei sistemi informatici o hanno preso appuntamento per i prossimi giorni e fino alla fine del mese, in numero – dicono i responsabili di alcuni Caf – quasi triplicato rispetto a mercoledì. Da una prima analisi a campione emerge che il 70% dei richiedenti ha un’età compresa tra i 40 e i 60 anni, quindi nella maggior parte dei casi si tratta di persone che hanno perso il lavoro: il 46% sono donne e il 54% uomini.
Nei Caf Cgil sono state verificate 1.200 domande a livello regionale, in quelli Cisl 1.151 e nelle sedi Uil 975, con netta prevalenza di pratiche inserite in provincia di Bari, quasi il doppio rispetto alle altre città capoluogo. L’affluenza si conferma sotto controllo, con picchi a metà mattinata ma non di molto superiore alla consueta attività quotidiana. «Nessun assalto», dice il presidente Caaf Cgil Puglia, Massimo di Cesare, evidenziando però che «nel biennio 2017-2018 al Caaf Cgil Puglia si sono rivolti oltre 15.000 cittadini per i moduli riguardanti il Reddito di dignità e quello di inclusione, entrambi strumenti di lotta alla povertà».
«Questi numeri – prosegue – ci dicono che al di là di quello che è accaduto in questi due giorni, noi ci aspettiamo per tutto il mese almeno 20.000-25.000 persone che vorranno verificare e richiedere l’Isee per poter eventualmente accedere al Reddito o alla pensione di cittadinanza».