Madama Butterfly è la seconda opera del cartellone lirico della Fondazione Petruzzelli e debutterà sabato 23 febbraio con repliche fino al 3 marzo. La direzione dell’orchestra del politeama barese è affidata al direttore stabile del Petruzzelli Giampaolo Bisanti e la regia è di Daniele Abbado.
Quella che verrà proposta da sabato è una produzione della Fondazione Petruzzelli, replica di quella che debuttò nel luglio del 2011, sempre con la regia di Daniele Abbado ma con la direzione orchestrale di Boris Brott. Da quel giorno è stata proposta in tutto il mondo, anche a Pechino. «Anche per Butterfly – ha ricordato in una Conversazione sull’operà il critico musicale Giovanni Bietti – il debutto nel febbraio 1904 fu un fiasco ma la seconda volta, quando andò in scena a Brescia, fu un successo che continua ancora». Il libretto di questa opera, che racconta una vicenda molto complessa, fu scritto da Luigi Illica e Giuseppe Giacosa ispirandosi al romanzo del francese Pierre Loti successivamente rimaneggiato da John Luter Long e David Belasco.
«Una vicenda di argomento erotico giapponese, secondo l’esotismo di moda alla fine dell’Ottocento – ha continuato Bietti – che è molto attuale perché Puccini propone, in maniera sentimentale ma superando tutte le concezioni dell’epoca, un messaggio fortemente antimperialista». «Sulla scena sono contrapposti – ha continuato – un Occidente colonizzatore e dominatore, nella figura di Pinkerton che si presente in scena in modo spavaldo, e un Oriente dominato e sfruttato nella geisha Cio Cio San che, abbandonata, aspetta chiusa nella casa sulla collina , inconsapevole di tutto quello che accade nel mondo, il ritorno del padre di suo figlio». «E il musicista sottolinea ancora la contrapposizione tra le due civiltà inserendo nella partitura musicale – ha concluso Bietti – alcune note dell’inno nazionale americano, che all’epoca era ancora solo quello della Marina cui apparteneva Pinkerton, e note dell’inno nazionale giapponese».