Sono 14.789 le domande presentate dai pugliesi per ottenere l’assegno di cura previsto per i malati gravi e gravissimi, ma i fondi (passati da 25 a 35 milioni nel 2019) permetteranno alla Regione Puglia di accogliere 3.240 richieste, circa il 22%. E’ quanto emerso durante il confronto tra il governatore Michele Emiliano, l’assessore al Welfare Salvatore Ruggeri, i direttori generali delle sei Asl e i rappresentanti delle associazioni.
Il record di domande presentate spetta alla provincia di Bari (4.217), a seguire Foggia (2.897), Lecce (2.855), Taranto (2.330), quindi Brindisi (1.293) e Bat (1.197). A Bari, sulla base del fondo a disposizione, rispetto alle 4.217 domande ne saranno accolte poco più di 900, in Salento 744, a Taranto 452 su 2.330 e a Brindisi 270 rispetto alle 1.293 istanza. Delle oltre 14mila domande depositate e analizzate dalle aziende sanitarie in maniera provvisoria, 11.400 non fruiscono di alcuna prestazione sanitaria domiciliare né di prestazioni domiciliari di riabilitazione: quindi, secondo le Asl, rientrano nei profili di non autosufficienza non gravissima. “Le valutazioni sanitarie in corso – spiegano dalla Regione – consentiranno di individuare tra queste, ad esempio, le situazioni di minori con disturbi gravi dello spettro autistico, che non ricevano altre prestazioni sanitarie, e che potranno essere ammesse agli assegni di cura”.
Al 31 gennaio 2019 tutte le Asl hanno già avviato l’istruttoria, con la lavorazione di quasi il 36% delle domande prioritarie o riguardanti le situazioni più gravi, e più in generale circa il 20% delle domande presentate. Sono 547 le istanze ammesse al beneficio.