Il Tribunale di Taranto ha convalidato il sequestro penale relativo a gran parte dello stabilimento balneare «Albatros» di Castellaneta Marina effettuato dalla Guardia Costiera di Taranto e dai carabinieri Biodiversità nell’ambito dell’attività di controllo finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente e del pubblico demanio marittimo. I militari, coaudiuvati da personale dell’Arpa, hanno accertato la presenza di numerose opere realizzate – secondo l’accusa – senza alcuna autorizzazione paesaggistico-ambientale e demaniale, e constatato violazioni in materia demaniale ed ambientale che costituiscono deturpamento di un’area particolarmente protetta e di interesse comunitario.
Nello specifico, i militari hanno proceduto al sequestro penale delle opere abusivamente realizzate e più precisamente di una piazzola in cemento armato di 651 metri quadri, di un muro perimetrale lungo circa 140 metri, di 24 cabine-spogliatoio e altri piccoli manufatti ricadenti su area demaniale, e di due pozzi pieni di liquami dove venivano convogliati i reflui dello stabilimento, entrambi privi di autorizzazione e posizionati sul pubblico demanio marittimo. Sono stati denunciati il proprietario dello stabilimento e il titolare della concessione demaniale marittima per le ipotesi di reato di abusiva occupazione di pubblico demanio marittimo, distruzione di bellezze naturali e inquinamento ambientale.