Scattano le verifiche sui cambi di residenza dopo “l’anomalo afflusso” di giovedì scorso all’ufficio Anagrafe di largo Fraccacreta. Il Comune di Bari è deciso a scovare ipotetici furbetti, coloro che per ottenere da aprile il reddito di cittadinanza si stanno attrezzando con i cambi di residenza per abbattere il proprio reddito.
Giovedì scorso centinaia di baresi si sono presentati negli uffici di largo Fraccacreta e immediatamente si sono create file lunghissime e attese di ore, alla fine molti sono stati rimandati indietro perché non era possibile soddisfare le richieste di tutti. Dagli uffici comunali confermano che la maggior parte, giovedì scorso, era lì per una variazione di abitazione (un 30% invece per la carta d’identità elettronica), una casualità? Lo verificherà il Comune con gli accertamenti che sono già partiti per capire se si tratta di escamotage per ottenere il reddito di cittadinanza. A denunciare la calca sia nei corridoi interni sia sulle scale esterne dell’anagrafe del centro cittadino era stato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre che aveva immortalato la situazione con alcuni scatti fotografici.
Borderline24 ha chiesto al Comune di Bari i dati inerenti le domande di cambio di residenza. Dal prospetto ne è risultato un aumento soprattutto nel mese di novembre (quasi il doppio rispetto allo scorso anno). Si passa da 282 domande nel novembre 2017 a 448 nello stesso mese dell’anno successivo. Anche gennaio ha registrato un incremento da 325 a 396. L’afflusso medio giornaliero è – secondo i dati del Comune – di 40-50 persone solo per il cambio di residenza.
Dopo il caso di giovedì e l’aumento già accertato da novembre ad oggi, gli uffici comunali stanno facendo in queste ore una ricognizione. L’aumento delle richieste di cambio di residenza e quindi dei cittadini che si sono rivolti all’ufficio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, non ha comunque mai, fino a ieri, si apprende dal Comune, fatto registrare tale affollamento.