Il sequestro di due terreni e automezzi nelle campagne di Adelfia (Bari), in località Sc Parco Rondinella, è stato eseguito dai carabinieri forestali nell’ambito di una indagine della Procura di Bari a carico di quattro persone e di una società per reati ambientali (foto di repertorio).
Gli indagati rispondono della «attività illecita, in quanto non autorizzata, – spiegano gli inquirenti – di raccolta, trasporto, nonché smaltimento sul suolo di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, attraverso la bruciatura degli stessi ed illecito riutilizzo del materiale ferroso residuale della combustione». Le indagini sono durate alcuni mesi e si sono avvalse di rilievi video-fotografici, che hanno consentito di accertare che «nelle aree sequestrate venivano abbandonati i rifiuti e depositato il materiale ferroso ricavato dalla combustione» da parte di due degli indagati.
Lì i rifiuti giungevano a bordo di mezzi sottoposti a sequestro, mentre il materiale ferroso veniva successivamente prelevato e trasportato su un autocarro intestato ad una società specializzata nella lavorazione e nel riciclaggio di cascami e rottami metallici.