“Le droghe leggere non fanno male”. “Posso bere anche a 11 anni perché non guido”. Sono le dichiarazioni choc raccolte tra duemila studenti minori di Bari e Bitonto, l’incipit per la campagna di sensibilizzazione #pensaachiresta della cooperativa sociale Caps.
La bassa percezione tra i giovanissimi del pericolo di incidenti stradali – causati dall’uso di alcol, droga e dalla dipendenza da smartphone – obbliga psicologi e operatori sociali a spostare l’attenzione sulla “bellezza della vita” piuttosto che sul “senso di colpa”. Una esortazione ad assumere un comportamento responsabile non solo a salvaguardia di se stessi ma anche dei propri affetti.
Il progetto “No alcool, no crash” entrerà nelle scuole medie e superiori con la proiezione di tre spot. Il video in basso raffigura una famiglia seduta a tavola: “Non faremo più colazione con nostro figlio, correva in moto sotto l’effetto di droghe”.
Inoltre, gli studenti potranno mettersi alla guida simulando gli effetti negativi generati da diverse sostanze stupefacenti. Nel video in basso, Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto, ha sperimentato il software simulatore, sia bicicletta che scooter, che in caso di incidente rileva anche l’entità dei danni fisici.