Agricoltori pugliesi beffati dal governo nazionale, nonostante le rassicurazioni del ministro Gian Marco Centinaio e quelle dei parlamentari pugliesi di Lega e M5S, non è passato l’emendamento per riconoscere lo stato di calamità per le gelate di febbraio 2018. Oltre 90mila ettari di ulivo non hanno prodotto nulla per colpa di quella improvvisa nevicata, dal governo erano arrivate rassicurazioni sul fatto che sarebbe arrivato il risarcimento, come accaduto per altre regioni d’Italia. Ed invece nulla e, altra beffa, il ministro Centinaio ha annullato il suo appuntamento a Bari, dove il 31 gennaio avrebbe dovuto incontrare proprio gli agricoltori pugliesi.
“In merito alla mancata ammissione al voto dell’emendamento che avrebbe garantito la soluzione della questione delle gelate di febbraio e marzo 2018 in Puglia, facciamo un appello al Ministro Centinaio del quale abbiamo apprezzato la buona volontà, al fine di trovare una soluzione ad una questione di straordinaria importanza per la intera economia agricola pugliese». Così commentano il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore all’Agricoltura Leonardo Di Gioia. «Il ministro si faccia promotore di un Decreto Legge, già nel prossimo consiglio dei ministri – dicono – per affrontare nel complesso la grave emergenza della olivicoltura Italiana, evitando ulteriori battaglie parlamentari legate alla modifica della legge 102 del 2004 ed affrontando in maniera strutturale un problema anche finanziario per quanti sono stati afflitti da fenomeni atmosferici e fitosanitari di portata imprevista. Con una norma di portata generale si potrebbe trovare risposta strutturale per gelate e xylella senza incappare in questioni procedimentali che ad oggi hanno impedito di rispondere ad una legittima richiesta degli agricoltori e si potrebbe inserire il ristoro del danno come opzione aggiuntiva alla ricostituzione del potenziale produttivo. Auspichiamo – concludono Emiliano e Di Gioia – si possa fare presto per rendere giustizia ad un comparto che soffre una crisi senza precedenti e che aspetta di essere sostenuto in un momento di estremo bisogno»