“Presidente, chi scrive è il suo professore e suo amico pescatore, amico fraterno del padre. Questa battaglia è stata condotta da Giorgio e dal padre Angelo ( un eroe ) si contro il sarcoma che ha colpito Giorgio, ma soprattutto contro un sistema sanitario locale che ha molte falle”. Su facebook, il professore e amico di famiglia del piccolo Giorgio, il bimbo morto a Taranto dopo aver lottato contro un tumore, replica così al post di Emiliano (il post pubblicato in foto copertina), che sul social network aveva postato la foto del bimbo con un breve commento.
“Angelo – scrive Giuseppe Rondinelli – potrebbe scrivere un libro per i tanti episodi, vissuti quotidianamente, di cattiva sanità. Egli ha potuto risolvere spesso i problemi spendendo di suo. Il mio pensiero va a chi soldi non ne ha. Muore prima. Una città come la nostra, che ha pagato, paga e pagherà ancora il suo tributo di vittime innocenti all’industria dell’acciaio e al pil nazionale, doveva non entrare nel mondo freddo dei numeri, andava trattata diversamente sulla sanità. Mi riferisco ai miei 14 mesi per una RM ( fatta poi privatamente a Matera ), mi riferisco al PS del Moscati ed a tanto altro. Mi riferisco ai tempi biblici per “sistemare” le cose a Grottaglie. Presidente, esco ora dal funerale di Giorgio, stamattina quello di Paolo, ieri alle 15.30 quello di Zia Carmela, alle 11 quello di Camillo. Certo non le chiedo soluzioni sui temi a lei si cari ma non di sua competenza, le chiedo più sanità. So che ha fatto, ma non basta, è poco. Senza Nadia Toffa quel reparto di oncologia pediatrica era nella sua agenda ? Ecco, è tutto. Ci vediamo presto”.