I cinque anni di mandato del sindaco Antonio Decaro sono stati caratterizzati da continui salti e riposizionamenti tra consiglieri di centrodestra e centrosinistra. Il Consiglio comunale, così come si era insediato, è profondamente cambiato e ha visto da una parte rinsaldarsi la maggioranza non grazie al Pd ma al movimento Sud al centro di Alfonso Pisicchio e dall’altra un centrodestra che ha perso un po’ di pezzi lungo la strada. Vogliamo quindi “rinfrescare” un po’ la memoria e raccontare cosa è successo in questi cinque anni, dal 2014 ad oggi.
Cominciamo dal centrosinistra. Il Pd ha perso solo un pezzo, Ilaria De Robertis, passata al gruppo misto. Le liste civiche di Decaro hanno invece perso Michele Caradonna, passato dal sostegno a Decaro a Fratelli di Italia (del quale è stato fino a pochi giorni fa coordinatore cittadino). Lo stesso centrosinistra ha però fatto una potente campagna acquisti e ha visto la fortificazione di Sud al centro con le entrate di transfughi del centrodestra e del centrosinistra: Romeo Ranieri (ex Ncd), Nicola Sciacovelli (ex Decaro per Bari), Lucio Smaldone (ex Schittulli), Anita Maurodinoia (ex Schittulli), Pino Di Giorgio e Pino Neviera (ex Realtà Italia rimasta in Comune solo con Alessandra Anaclerio). Entrati dal centrodestra al centrosinistra Vito Lacoppola, ex centrodestra poi Realtà Italia infine Decaro sindaco e Livio Sisto ex schittulliano.
Per quanto riguarda il centrodestra, il periodo di caduta di Forza Italia a livello nazionale ha portato ad uno scioglimento del partito anche in Consiglio. Gli ex Forza Italia Irma Melini, Pasquale Finocchio e Fabio Romito hanno preso strade diverse: Melini e Finocchio sono rimasti nel gruppo misto, Romito è passato alla Lega. Poi ci sono Michele Picaro da Ncd alla Lega ed il caso Pasquale Di Rella, espressione del centrosinistra tanto da occupare la poltrona da presidente del Consiglio comunale in quota Pd, per poi dimettersi e diventare uno dei più forti oppositori di Decaro. Oggi è candidato alle primarie del centrodestra con Romito e Melchiorre.