Si è costituito a Bari il Comitato Nazionale di Difesa degli Azionisti delle Banche Popolari e delle Banche di Credito Cooperativo. Il Comitato riunisce i piccoli risparmiatori delle tantissime banche popolari e banche di credito che non solo hanno subito il decremento delle azioni, ma che si trovano oggi a non poter trasformare in denaro quelle stesse azioni, diventate illiquide.
“Un popolo di risparmiatori traditi – spiega l’avvocato Massimo Melpignano, rappresentante del neo comitato – composto da centinaia di migliaia di persone: sono oltre 69.000 i soci della Popolare di Bari che hanno acquistato azioni della banca pagandole anche €9,53 e che oggi non riescono a venderle a €2,38, con una perdita di valore superiore al 75%. Ci sono gli oltre 32.000 soci della Banca Popolare Pugliese, con una perdita pari attualmente al 68%: hanno comprato azioni a €4.71 e oggi non riescono a venderle a €1.50. E ci sono gli oltre 39.000 soci della Banca Popolare di Puglia e Basilicata: i titoli venduti a €5,10 valgono oggi €3.10, con una perdita del 39%. E anche in questo caso le difficoltà per venderli sono enormi. E si aggiungano i tanti clienti di Banca Apulia, cui sono stati venduti titoli di Veneto Banca”.
“Le azioni valevano troppo quando sono state vendute a migliaia di risparmiatori o valgono troppo ancora oggi, tanto che nessuno vuole più comprarle? Gli organi di vigilanza hanno controllato i criteri di formazione del prezzo, troppo spesso costruito “in casa” senza alcuna verifica esterna indipendente?» Sono questi gli interrogativi che ha sollevato nMelpignano, Responsabile Nazionale Banca e Finanza di Konsumer Italia, promotore dell’iniziativa. “È importante essere uniti – continua – perché soltanto se la nostra voce formerà un coro di protesta, quello delle vittime delle azioni illiquide, riusciremo a farci ascoltare nelle sedi competenti”.
Intenzione del Comitato è di richiamare l’attenzione in particolare sul Meridione: “Le istituzioni – si legge in una nota – dovrebbero punire i responsabili e risarcire le vittime allo stesso modo, senza disparità di trattamento fra banche del nord e del sud Italia”. L’incontro ha visto la partecipazione di decine di risparmiatori, che hanno sottoscritto l’atto costitutivo e animato un dibattito acceso. Numerose le proposte all’attenzione del direttivo, che si riunirà nei prossimi giorni per discutere l’agenda e provvedere alle iniziative giudiziarie.